Bioetica e vaccinazione

In Camillianum, Rivista dell’Istituto internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria, Anno XVI, I-II quadrimestre, n. 46-47/2016

di Mauro Mancino, Pediatra di famiglia, medico, chirurgo, specialista in Pediatria e in Nefrologia, Master in Psicopatologia dell’apprendimento, dottor ein Scienze religiose.

La vaccinazione viene considerata una delle più efficaci risposte che il mondo della medicina è riuscito a produrre contro le malattie infettive. Il suo effetto preventivo ha consentito un netto miglioramento delle condizioni sanitarie per la progressiva diminuzione della diffusione di infezioni gravi, invalidanti e mortali.

Nonostante questa evidenza sia apparentemente incontrovertibile negli ultimi anni si sono organizzati gruppo che hanno sollevato dubbi sulla efficacia e sicurezze dei vaccini e che hanno contribuito, con la diffusione delle loro perplessità, alla riduzione dei soggetti vaccinati soprattutto in ambito pediatrico. In questo lavoro vengono riportate le motivazioni scientifiche che garantiscono per l’utilità delle campagne vaccinali sia obbligatorie che facoltative e le modalità con cui la disaffezione alla pratica vaccinale si è diffusa soprattutto in questi ultimi anni.

Vengono affrontati gli aspetti normativi e bioetici che intervengono nell’ambito della discussione in cui sono diverse le priorità dal punto di vista individuale rispetto a quelle della comunità.

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