Campi di soccorso sanitario per il Bihar – Diario di Bordo

Campi di soccorso sanitario per il Bihar (India)

Il Bihar è lo Stato più esposto alle inondazioni in India, con il 76% della popolazione nel Nord che vive sotto la minaccia ricorrente delle alluvioni. Le alluvioni in Bihar sono disastrose e si ripetono ogni anno distruggendo migliaia di vite umane cosi come parte del bestiame e dei beni materiali. Nel 2017 sono stati 19 i distretti della zona settentrionale ad essere colpiti: sono stati coinvolti circa 17 milioni di abitanti.  Queste inondazioni sono dovute all’improvviso aumento dei letti dei fiumi – Gandak, Burhi Gandak e Bagmati, Kamla, Kosi e Mahananda – causato da piogge monsoniche che colpiscono la parte settentrionale del Bihar vicino al Nepal.

La Camillian Task Force (CTF) ha deciso di collaborare con CARITAS INDIA per aiutare le vittime inviando 27 volontari che porteranno il loro sostegno nei distretti colpiti: Bettiah e Muzaffarpur.  P. Ellickal MI, il superiore provinciale e direttore nazionale della CTF ha fatto un appello per Campi di soccorso sanitario per il Bihar.

Alcune congregazioni religiose e medici laici, hanno unito le loro forze con i Camilliani a sostegno di questa missione. Tutti i volontari CTF sono stati convocati immediatamente per iniziare i soccorsi.

Preparazione

Incontro CTF e Caritas India

Il 3 settembre 2017, i volontari della CTF sono stati riuniti presso  il Camillian Pastoral Health Center di Bangalore. Dopo la preghiera, animata dai novizi camilliani, p. Jaison ha accolto tutti, ringraziando p. Baby Ellickal (il direttore nazionale di CTF, che già in passato si era occupato di missioni di soccorso nei luoghi colpiti da catastrofi), p. Teji (coordinatore della Missione Bihar 2017, presente e attivo in tutte le missioni CTF) e i volontari, per la loro immediata risposta alla missione.  P. Baby Ellickal ha sottolineato la necessità di lavorare in grande sinergia tra tutte le risorse presenti,  ringraziando l’impegno di Caritas India che sta sostenendo questa missione di primo soccorso. Ha inoltre spiegato le origini delle alluvioni in Bihar, il terzo stato più povero dell’India che, non avendo sostegno economico da parte delle istituzioni necessita del nostro aiuto per superare questa catastrofe.

Ha inoltre sottolineato come questo impegno faccia parte del carisma dei Camilliani, della nostra vocazione avendo così la possibilità di essere testimoni dell’amore misericordioso di Dio. Noi non curiamo solo con i medicinali ma anche con la nostra presenza. Il nostro tocco può fare di più nella vita delle persone. 

Successivamente p. Teji ha spiegato il progetto e la mission di CTF nel dettaglio, raccontando anche le sue esperienze durante i soccorsi in Uttarakhand, Kashmir e Nepal. Dopo di che il dottor Thomas ha spiegato i protocolli medici da eseguire e l’auto-prevenzione dalle malattie.  Alla fine dell’incontro a tutti i membri della missione di CTF in Bihar sono stati forniti T-shirt con il logo della CTF, badge, cappelli e borse per la missione di soccorso. Dopo la riunione hanno avuto una sessione fotografica. Nel tardo pomeriggio si sono riuniti nella Cappella per celebrare la santa messa e iniziare la missione di soccorso con la benedizione di Dio. La giornata si è conclusa con la cena.

Lunedì 4 SETTEMBRE – diario di bordo

Gruppo inviato a Battiah

Abbiamo iniziato la nostra giornata con la Santa Eucaristia presieduta da p. Baby Ellickal. Alle 8.30 siamo partiti da Bangalore. Alle 11,00 abbiamo raggiunto l’aeroporto di Patna. Da lì siamo arrivati a Sewa Kendra un Centro di lavoro sociale gestito dall’arcidiocesi di Patna in Kurji e alle 18,30 abbiamo incontrato lo staff di Caritas India.Durante l’incontro p. Teji ha letto i nomi di tutti membri divisi in quattro gruppi ciascuno con un proprio referente: Fr. Sojan, p. Biju, p. Teji e p. Sunil. Sono stati invitati a dare il meglio delle loro competenze per l’organizzazione del campo di soccorso medico. Caritas India ci ha chiesto di raggiungere una località diversa da quella inziale, cosi ci siamo diretti a Muzaffarpur, dove c’era maggiore necessità di aiuto. P. Teji ci ha informato sulla necessità di dividere i gruppi per prestare un soccorso immediato perciò il primo e il terzo gruppo sono stati inviati a Battiah mentre il secondo e il quarto a Purnea. Tutti sono stati invitati ad essere prudenti nel trattare con le persone che vivono nelle aree assegnate. I casi meno gravi saranno gestiti dagli infermieri mentre quelli più importanti direttamente dai medici.

Una volta divise le responsabilità delle squadre p. Teji ha ricordato a tutti di contattare i capi gruppo in caso di necessità. Successivamente sono stati chiariti tutti i ​​dubbi dei dottori e degli altri membri

Martedì 5 settembre

Abbiamo iniziato la nostra giornata con la Celebrazione Eucaristica presieduta da p. Sojan M I. Abbiamo commemorato con affetto S. Teresa di Calcutta ricordando le sue parole: ” Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. Alle 9.30 è stata convocata una riunione urgente dove siamo stati informati che il gruppo destinato a Purnea sarebbe partito il giorno dopo, 6 settembre 2017. Come già previsto, i gruppi 1 e 3 composti da 12 membri sono partiti alle 10 del mattino alla volta di Battiah. Ognuno ha salutato gli altri prima di partire nei luoghi di missione. Uno dei motivi per cui i membri della CTF si dirigono a Battiah è per avere la possibilità di visitare il Prabhatara snake Bite Healt Center. Particolarità del centro è quello di prestare soccorso alle persone morse da serpenti. Durante gli ultimi 4 mesi, 4000 mila sono stati i casi affrontati dai medici dell’istituto. Dr. Mithun, che è a Battiah già da una settimana ci ha raccontato la sua esperienza in Bihar e delle risposte che il governo sta dando in questa circostanza. Non esiste alcun caso di malaria, febbre o qualsiasi altro tipo di malattia trasmissibile. Ha aggiunto che il governo del Nepal aveva informato il Bihar che avrebbero aperto i canali di deflusso 20 giorni prima. Nonostante questo il governo non ha fatto nulla per prevenire le alluvioni e questo ha portato all’allagamento di molti villaggi.

I farmaci richiesti non sono ancora arrivati a Bettiah ma dovrebbe arrivare domani.Il luogo dei campi medici sarà deciso domani dopo l’incontro con il Direttore del Centro Servizi Sociali della Diocesi.