Festa di Santa Maria Maddalena – Omelia di Angelo Card. Amato SDB

È commovente la domanda che facciamo alla Maddalena il giorno

di Pasqua: «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». La risposta di Maria: «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto». È la sintesi del racconto evangelico, che riporta due annunci della Maddalena agli apostoli.

Uno, triste, riguarda la scomparsa del corpo di Gesù dal sepolcro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’anno posto!» (Gv 20,12). L’altro, gioioso, riguarda il suo incontro col Risorto: «Ho visto il Signore» (Gv 20,18). Per questo Maria è chiamata l’apostola degli apostoli, perché per prima ella ebbe il privilegio di ricevere l’apparizione del Risorto col compito di annunciarlo ai discepoli.

Conviene notare che l’anno scorso Papa Francesco ha elevato la memoria liturgica di Maria Maddalena al grado di festa. Aggiungiamo anche che la sua figura è stata purificata da alcune inesattezze storiche. Infatti, se prima si commemoravano nella Maddalena altre figure di donne, come, ad esempio la peccatrice che sparge il profumo sui piedi del Signore e Maria di Betania, sorella di Marta e Lazzaro, con la riforma dei libri liturgica dopo il Vaticano II, il 22 luglio è ora riservato alla celebrazione della sola Maria di Magdala, la discepola che si era recata al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, che aveva pianto per non aver trovato il corpo del Signore e che poi quando fu chiamata Maria, subito riconobbe il Maestro, vivo e glorioso, pronto per ascendere al Padre.

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