Fratello e ministero

Fratello e ministero

  1. La vocazione del fratello
    • Aspetto teologico
    • Aspetto Ecclesiologico
    • La vita Religiosa
  1. Ispirazione Carismatica
    • L’esempio di S. Camillo
    • Il carisma nei Testi di Fondazione
  1. Il Ministero
    • Visione olistica della salute
    • Le Costituzioni
  1. Ruolo/ Spazio del fratello
  1. 5. Fratello e Missione

5.1. Realtà indiana

5.2. Camilliani in India

5.3. Il fratello nella realtà di missione

LA VOCAZIONE DEL FRATELLO

  • Aspetto teologico

La vocazione del religioso fratello è uno sviluppo della consacrazione conferita dai Sacramenti del battesimo e della Cresima, per i quali egli vive integralmente i valori cristiani del popolo di Dio: santificato e mandato da Dio Padre per la salvezza del mondo, egli prende parte alla missione ed attività del Cristo, profeta, sacerdote e pastore e di conseguenza s’inserisce nella missione della Chiesa di proclamare il Vangelo e di rendergli testimonianza .

Il cristiano è fatto tale dall’adesione alla proposta di fede contenuta nel Battesimo. In essa radicalizza il suo essere di Cristo, assunto come il modello ispiratore d’ogni progetto umano. Nella Cresima il cristiano riceve la forza che lo abilita alla perseveranza nella scelta di fede.

La comune vocazione o chiamata d’ogni Cristiano alla santità, diventa più radicale ed esemplare nella scelta dello stato religioso, il cui fine è appunto la perfetta comunione con il Signore. Essa è più radicale perché implica una rinuncia a qualsiasi altra dimensione che non metta Dio al centro; essa è più esemplare perché indica l’orientamento fondamentale dei valori sia umani che spirituali ed allo stesso tempo impegna ad una testimonianza “full-time”.

Gli elementi della vocazione alla sequela sono la partecipazione alla missione di Cristo, missione regale, profetica e sacerdotale.

Attraverso il ministero regale, il religioso afferma la supremazia di Cristo nelle realtà temporali che, a loro volta, sono ispirate dalla Sua parola e dal Suo atteggiamento;

Attraverso il ministero profetico, il religioso proclama la Buona Novella sia attraverso la parola che i fatti;

Attraverso il ministero sacerdotale, il religioso santifica e consacra ogni elemento della vita e della realtà umana, resa atto di culto a Dio.

Il religioso fratello incarna nella scelta dello stato di vita la radicalità della missione di Cristo. E’ libero da ruoli ministeriali e sacramentali per vivere un di più di adesione a Cristo, ritenuto il solo motivo della sequela. Nella scelta dello stato di fratello, il religioso esprime la supremazia di Colui che chiama su ogni altra dimensione, sia essa apostolica e ministeriale. Il fratello, invero, risponde all’amorosa iniziativa di Dio legandosi a Lui con la rinuncia ad un amore diviso, al possesso ed alla propria indipendenza. Lo fa sapendo che in ritorno non ci sono onori o responsabilità o ruoli ma solo la promessa di un Amore più grande.

“La vita religiosa laica maschile costituisce uno stato, in se stesso completo della professione dei consigli evangelici. Perciò , il Sacro Concilio, avendo per esso una grande stima……conferma i membri di tale forma di vita religiosa nella loro vocazione”.

La vocazione alla vita religiosa nello stato di fratello, è una risposta alla chiamata di Dio. Essa si nutre di elementi umani attraverso i quali il Signore mostra il Suo piano di salvezza. La Grazia dello Spirito abilita a vivere la chiamata; i doni particolari naturali ne inclinano l’indole, abilitando a scelte ministeriali diverse nel contesto sia dell’unica chiamata (alla Vita Religiosa) e del medesimo carisma (il carisma dell’Ordine o Congregazione cui si appartiene).

“Ricevendo questi carismi, per quanto semplici siano nasce per ogni credente il diritto ed il dovere di esercitarli per il bene degli uomini e per l’edificazione della Chiesa, sia nella Chiesa che nel mondo…..”.

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