Incontro del Superiore generale e dei Consultori con i Superiori maggiori dell’Ordine 18/05/15

Varsavia – 18 maggio 2015
Casa di Ospitalità ed Accoglienza dei Barnabiti

Incontro
Superiore Generale e Consultori
con i Superiori Provinciali, Vice-Provinciali e Delegati

Sintesi della prima giornata Lunedì 18 maggio 2015

11227656_847169432014740_7691296879266319447_nNella casa accogliente dei religiosi barnabiti di Varsavia (Polonia), domenica pomeriggio ci siamo ritrovati insieme per l’ormai consueto ma sempre più significativo e determinante incontro annuale del Superiore generale e dei Consultori con i Superiori maggiori dell’Ordine. (cfr.: elenco dei partecipanti).

Fin dall’inizio esprimiamo sentimenti di gratitudine ai Confratelli della Provincia Camilliana Polacca per l’accoglienza ed un plauso per l’eccellente tempistica ed organizzazione.

Il Superiore generale insieme con p. Gianfranco Lunardon ha già avuto modo di incontrar le comunità, i confratelli e le loro attività ministeriali nei giorni 13-18 maggio, dedicati alla visita fraterna alla provincia polacca.

Il moderatore della giornata assembleare di lunedì 18 maggio è stato p. Aris Miranda, Consultore generale per il ministero.

L’incontro – dopo la preghiera introduttiva – è stato inaugurato da p. Leocir Pessini con il suo messaggio introduttivo in cui ha sintetizzato la breve cronistoria del percorso che ha portato il nostro Ordine ad eleggere il nuovo Governo generale nel Capitolo Generale Straordinario di giugno 2014. Quello di p. Leocir è un messaggio di speranza che recupera anche alcune provocazione di papa Francesco ai Consacrati e alle Consacrate: “Voi non solo avete una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire! Guardate al futuro, nel quale lo Spirito vi proietta per fare cose ancora più grandi”.

Per essere continuatori di questa storia come Camilliani, la prudenza, il coraggio e la profezia sono gli ingredienti essenziali del cammino, senza i quali non possiamo proiettarci verso il futuro con speranza, assumendo con responsabilità il patrimonio di santità di coloro che ci hanno preceduto e che degnamente ce lo hanno trasmesso.

11255175_847169285348088_9101595663984844122_n

La consulta

Per riferimento alla nostra storia Camilliana, che ci rivela “la nostra identità carismatica come Ordine”, ispirandoci a questa prospettiva ecclesiale, ci viene chiesto di “guardare al passato con gratitudine, di vivere il presente con passione – e noi aggiungiamo, di servire con compassione samaritana – e di abbracciare il futuro con la speranza”. In questa prospettiva e visione del tempo come Kairos di Dio (tempo di grazia), papa Francesco ci invita a camminare, collocandoci insieme verso le priorità emergenti ed urgenti, definite per noi dal Progetto Camilliano di rivitalizzazione della nostra vita consacrata camilliana, approvato per tutto l’Ordine, nell’ultimo Capitolo Generale Straordinario. Ci sono tre aree che costituiscono le priorità di governo per questo sessennio 2014-2020:

  1. Trasparenza ed organizzazione economica soprattutto per quello che attiene alla Casa Generalizia e alla sue pertinenze (Camillianum, Casa Rebuschini);
  2. Formazione e promozione vocazionale: L’obiettivo è quello di implementare la formazione dei futuri religiosi, la formazione dei formatori e delle strategie per “gettare le reti” per le nuove vocazioni camilliane. Qui ci giochiamo la possibilità della nostra esistenza in futuro. L’ultimo Capitolo Generale Straordinario, ha chiesto che sia aggiornato il Regolamento di Formazione del nostro Ordine. Questo è un compito da iniziare non appena sarà completa la composizione della Commissione Centrale per la Formazione.
  3. Comunicazione: Noi umani siamo essenzialmente esseri di comunicazione! Questa è una zona vitale per costruire la comunione e nutrire le nostre relazioni fraterne. La professionalizzazione di questo settore, con la costituzione di un Ufficio Comunicazione presso la Casa Generalizia, come anche nelle Province, Vice-Province e Delegazioni è un’iniziativa da prendere sul serio. La pubblicazione di una Newsletter con le principali notizie dell’Ordine, riempie in un certo senso un vuoto esistente e risponde al desiderio diffuso di conoscere e di comunicare i fatti e gli eventi che raccontano la vitalità del nostro Ordine.

Il programma che verrà seguito in questo appuntamento annuale a Varsavia è sostanzialmente strutturato attorno a questi tre priorità che abbiamo individuato nel Capitolo Generale Straordinario di giugno 2014. Si tratta del “primo resoconto” che offriamo all’Ordine, elencando le iniziative che si stanno sviluppando, riportandone i risultati, i punti di forza, i problemi e le prospettive di speranza che ci aspettano. In questa riunione, ogni Consultore Generale, per la sua area di competenza, esporrà le necessità e le iniziative da attuare in questi prossimi, non sei anni, ma cinque anni, dal momento che un anno è già trascorso in fretta!

5

Santa messa presieduta dall’Arcivescovo di Varsavia, cardinale Kazimierz Nycz

Nella programmazione questo nostro incontro internazionale, un’attenzione particolare è rivolta al pellegrinaggio (non una semplice gita turistica, come frettolosamente si potrebbe valutare e/o giudicare). Visiteremo i luoghi significativi della vita di Giovanni Paolo II (Cracovia, Wadowice, e Czestochowa) così come il campo di concentramento nazista di Auschwitz. Questo pellegrinaggio in realtà vuole essere un’esperienza spirituale ed una parte integrante del nostro incontro: non solo reports e discussioni in sala, ma anche un esercizio per imparare a camminare, riflettere e pregare insieme!

A partire da una forte richiesta emersa già nel Capitolo Generale, circa una maggiore presenza del Superiore Generale tra i Confratelli e le comunità dell’Ordine, per una più efficace conoscenza reciproca in loco, in questo primo anno il Superiore generale e i Consultori hanno cercato di essere maggiormente presenti con le “visite fraterne in molte aree della geografia camilliana. Abbiamo bisogno di riscoprire e di vivere la teologia dell’incontro, ossia lasciare (compiere un esodo personale) per incontrare l’altro, soprattutto verso le periferie esistenziali e geografiche della vita umana, secondo le indicazioni di papa Francesco. In questo senso, il nostro programma di visite fraterne è stato molto intenso, coprendo praticamente quasi due terzi del mondo camilliano.

A questo punto la riflessione e la condivisione diventa preghiera, per chiedere il dono della sapienza e del discernimento, in questo incontro e nelle nostre comunità, secondo lo stile evangelico e camilliano.

Dopo la pausa delle ore 10.30 si riprende alle ore 11.00. fr. Ignacio Santaolalla, Economo generale, presenta il report economico della Casa Generalizia e delle sue pertinenze (Comunità di “Santa Maria Maddalena”, Rettoria della Maddalena, Camillianum, CTF, Curia generalizia, Comunità “Casa B. Enrico Rebuschini).

Sono state poi presentate le linee guida e i compiti della Commissione Economica Centrale.

Nel pomeriggio, si riprende la discussione assembleare con la preghiera comune e la visione di un video commovente dell’emittente CNN, con un’intervista al confratello Bernard Kinvi, operante in Repubblica Centro Africana e che di recente è stato premiato per il suo impegno a difesa dei diritti umani operandosi per la salvezza di circa 1.500 musulmani durante la guerra civile nel paese.

Rosario Mauriello – Superiore Provinciale della provinciale siculo-napoletana – presenta la relazione dello stato economico della sua provincia.

Di seguito si discute circa lo status del Camillianum. Fr. José Carlos Bermejo – matricola n. 1 del Camillianum – offre una riflessione sull’Istituto di Teologia Pastorale Sanitaria tra nostalgia (le origine del Camillianum nelle parole di p. C. Vendrame, di papa Giovanni Paolo II, di p. F. Monks, …), presentandone alcuni frutti qualitativi, prendendo atto del presente ma anche con un timido sguardo verso il futuro.

Alla fine del pomeriggio, ci si prepara ad accogliere l’Arcivescovo di Varsavia, cardinale Kazimierz Nycz per la celebrazione eucaristica serale. Il Cardinale, con parole di stima sincera verso i Camilliani e il loro prezioso servizio a favore dei malati e dei diseredati ci ha esortati a frequentare e rimanere nelle “periferie esistenziali e geografiche” dell’umanità proprio secondo lo stile evangelizzatore delle prime comunità cristiane.

 GALLERIA FOTOGRAFICA