La virtù della sincerità

Di Domenico Fantin in Missione Salute N.3/2018

«La sincerità è il sacramento dell’amicizia» (proverbio). Tra i requisiti più ricercati nelle persone che vorremmo al nostro fianco, l’essere sincere sembra i più importante, anche se il più difficile da incontrare. Infatti non è cosa semplice essere sinceri poiché non basta “volerlo”, bisogna anche “essere veritieri”, o sforzarsi di esserlo. Di solito «sono più sincere le cose che diciamo quando l’animo è irato che quando è tranquillo» (Marco Tullio Cicerone)

Cosa significa essere sinceri?

Lo zingarelli dà questa definizione: «Colui che nell’agire e nel parlare esprime con assoluta verità ciò che sente e ciò che pensa». Sullo stesso tema il Devoto-Oli dice: «Colui che rifugge da qualsiasi inganno o falsità nel comportamento o nell’atteggiamento». Sembrerebbe tutto chiaro senonché, più si riflette, più la cosa appare meno limpida di quel che potrebbe apparire. Se ciò che una persona sente o pensa non è vero ma crede che lo sia, a suo modo quella persona è sincera; tuttavia ciò non toglie che quel che pensa, sente e dice non sia affatto la verità. «Cos’è la verità», se lo chiedeva anche il procuratore romano Ponzio Pilato (Gv 18,38) mentre interrogava Gesù, per cercar di capire in quale guazzabuglio lo avessero cacciato i sacerdoti del Sinedrio, benché non trovasse in lui alcuna cola tanto grave da meritare la pena capitale.

Specchio della verità

La sincerità è la trasparenza del cuore, lo specchio di verità delle altre virtù poiché garantisce l’autenticità nelle relazioni e dà la certezza di ciò che siamo o on siamo. Essere sinceri aiuta a stare in pace con noi stessi. Questa virtù talvolta può essere dolorosa per sé il prossimo, poiché – si dice – può rovinare le amicizie, ma resta un vetro trasparente di noi stessi che a volte si spezza, a volte deforma, a volte protegge.

Gesù era sincero e le persone che lo perseguitavano ne erano consapevoli: «Sappiamo che sei veritieri e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno…» (Mt 22,16). La sincerità era stampata nei suoi occhi. Sfortunatamente noi viviamo in un tempo di menzogne e conversazioni false; c’è molta miseria nella società perché c’è molta ipocrisia nelle nostre relazioni. Per il timore di mentire apertamente, a volte ci si nasconde dietro a mezze verità…. La sincerità invece scaturisce dal mutuo amore che è fedele alla verità.

Questione di coerenza

Si dice che “essere sinceri” può anche “costare”, ma ne vale la pensa. Questa virtù dovrebbe essere insegnata ai bambini fin dalla culla. Alcuni confondono “sincerità” con “mancanza di educazione”, ma la verità ha i suoi momenti e deve sempre essere detta con garbo: è una questione di coerenza. Occorre essere onesti con Dio e con gli uomini. «Le parole hanno il potere di distruggere e creare. Quando però sono sincere e gentili, possono cambiare il mondo» (Buddha). «Pazienza, bontà, generosità, umiltà, gentilezza, dedizione, tolleranza, innocenza, sincerità; ecco gli elementi che compongono il “Bene Supremo”. Tutti questi doni interessano ciascuno di noi, le nostre vite, l’oggi, il domani, l’Eternità…» (Paulo Coelho).