Luigi Tezza: visitatore della Comunità camilliana a Lima in Perù PARTE II

Tratto da Beato Luigi Tezza. Apostolo dell’amore di Dio, di Antonio Casera, edizioni Velar

Padre Luigi Tezza, svolgerà il suo compito di riformatore con estrema prudenza, partendo dall’efficace formazione dei giovani novizi, mentre con la mitezza e l’umiltà conquisterà i più anziani e li ricondurrà al fervore e alla fedeltà iniziali. Il progetto di riforma del Tezza, infatti, non sarà solo rivolto all’interno della comunità, ma punterà anche alla riconquista di quel prestigio morale di cui la comunità aveva goduto nel passato presso la popolazione.

Forte dell’esperienza vissuta in Italia e in Francia il Tezza si impegna a potenziare il già lodevole servizio prestato dai religiosi nell’assistenza ai malati nelle case private – ambito del ministero che San Camillo chiamava: il mare magnum, campo sterminato d’azione… – promuovendo anche quello esercitato negli ospedali. Elabora perciò un piano ambizioso, consistente nell’istituzione di una cappellania in grado di rispondere alle necessità spirituali dei cinque ospedali e ospizi della città. Ciò consentirà di ripristinare il prestigio dell’Ordine in Lima: idea che piace alle autorità civili ed ecclesiastiche.

Nel frattempo, padre Tezza, inviato come Visitatore, diviene Superiore della casa di Lima (1905-1908) e dal 1909, delegato provinciale.

Uno sguardo generale all’opera compiuta dai Camilliani, sotto l’impulso del padre Tezza, è offerto da una lettera dell’Incaricato d’Affari della Santa Sede, Mons. Daveide Quattrocchi, data al Prefetto della Congregazione dei Religiosi.  Nella sua lettera afferma che i Camilliani “costituiscono una vera benedizione” per la città di Lima, dichiarando che il padre Tezza “ha salvato in pochi anni la comunità della Buenamorte, dove de visu mi consta che detti religiosi sono animati da buono spirito, docilità, amore al sacrificio e che essi lavorano con vera abnegazione e con zelo degno di encomio nelle varie cappellanie”.

Si tratta di una pagella lusinghiera e confortante, che tocca i punti principali dell’azione del Tezza nel suo lavoro di riforma del Convento della Buenamorte. Dietro questi risultati è da immaginare il suo impegno costante, sostanziato di pazienza, di fiducia, di amabilità e di fermezza, di abbandono all’amoroso volere di Dio.

Anche il Tezza, nelle sue lettere, sottolinea il ritorno dell’antico splendore della Comunità della Buenamorte. Gli fanno piacere “i complimenti della gente, per il bene che fanno i nostri Padre, affermando che il nostro istitut è ora il più popolare e il più amato di Lima”.

L’apostolato di p. Luigi Tezza nella città di Lima

Nel 1910, terminati gli impegni di responsabilità nella Casa della Buenamorte, si sente libero di continuare  e di potenziare, con maggiore disponibilità di tempo, le attività apostoliche.

Può cosi esercitare il suo ministero non solo negli ospedali, ma anche nei conventi, nel seminario, nella Curia vescovile, nelle case dei poveri e dei ricchi, nelle scuole, dando un attivo contributo alla riforma della Chiesa di Lima.

La verità del suo ministero lo mette a contatto con differenti categorie di persone, si legge nel Bollettino dell’Ordine Camillo: “il venerato padre Tezza è stimatissimo dai grandi della capitale peruviana, per doti esimie di scienza e di virtù. L’attenzione ai malati e ai poveri lo rende amico degli indigeti e degli abbandonati”.

Mette in pratica il quarto voto, con il quale si era obbligato a servire i malati anche con rischio della vita, curando le vittime del vaiolo e della febbre gialla, radunate nel lazzaretto della città. La sua carità trasforma quel luogo, rifuggito dai più, in un suo giardino preferito, dove può portare sollievo a tutti.

Ha pure a cuore le visite a domicilio. Padre Umberto Thelen, che sarà suo superiore dal 1913 al 1919, attesta: “Fino alla fine della sua vita e cioè oltre gli ottant’anni, il nostro caro padre Luigi continua ogni giorno a praticare tali visite a domicilio”.

L’altra attività apostolica che aumenta con il termine dei suoi incarichi alla Buenamorte è l’accompagnamento delle persone attraverso il sacramento della riconciliazione e la direzione spirituale.

Molti religiosi e laici lo cercano per la direzione spirituale. Il suo carattere dolce e affabile, unitamente alla sicurezza dei principi e alla prudenza dei consigli, gli guadagna la stima e la fiducia della gente. Del ministero della confessione e della direzione spirituale del Tezza esistono valutazioni elogiative di molte persone. Viene definito “uomo di grande virtù, di molta esperienza nella direzione delle anime, sommamente degno di grande stima”. Per questo, “come Direttore di spirito e confessore, era conosciuto, cercato ed amato in tutta Lima”.

La sua attività discreta e perseverante, luminosa, impregnata di amore di Dio e di misericordia, unita a fermezza e bontà finirà per farne un uomo autorevole agli occhi del popolo, un personaggio conosciuto e amato da tutti. Il Card. Gasparri lo definiva “unomo ispirato da Dio e provvidenziale per Lima”; dalla gente era appellato come l’apostolo di Lima o il santo di Lima.