N36 – Il mondo camilliano visto da Roma… e Roma vista dal mondo

NEWSLETTER 36 PDF  SPAGNOLO

I Martiri della Carità (25 maggio – nascita di san Camillo)

Ma era ben giusto che i «Ministri degli Infermi» cogliessero sul campo delle loro fatiche anche la palma del martirio nel sacrificio di sé per l’assistenza del prossimo infermo. Per testimonianza divina, «non c’è –fatti- carità più grande di questa, d’immolare la propria vita per la salute dei nostri fratelli»

Il quarto voto solenne, col quale i Figli di S. Camillo si obbligano all’assistenza degli0infermi, ancorché appestati, ha chiesto e chiede di continuo le sue vittime per coronarle di gloria. Morire, o anche solo esporsi alla morte per l’assistenza agli appestati, è – ritiene S. Carlo Borromeo – essere martiri. E ne abbiamo, vorrei dire, una prova quasi ufficiale nella Chiesa, che nel 26 febbraio segna nel Martirologio romano, che in Alessandra d’Egitto si fa in tal giorno memoria di molti santi Preti e Diaconi, che tra il 249 e 262 morirono assistendo gli appestati, onorandosi perciò dai cristiani del glorioso titolo di martiri.

Comunque, tale è stata ed è la persuasione dei «Ministri degli Infermi» che hanno guardato a questa mèta come all’onore e alla gloria più degna: «Il Martirio della Carità».

LEGGI IL TESTO COMPLETO QUI

PROVINCIA DELLE FILIPPINE 

È stato ammesso alla professione solenne dei voti religiosi il giovane professo temporaneo Scholastic Anthony Abrin Ongcal, della provincia camilliana delle Filippine.

«I nostri fondatori sono stati mossi dallo Spirito e non hanno avuto paura di sporcarsi le mani con la vita quotidiana, con i problemi della gente, percorrendo con coraggio le periferie geografiche ed esistenziali. Non si sono fermati davanti agli ostacoli e alle incomprensioni degli altri, perché hanno mantenuto nel cuore lo stupore per l’incontro con Cristo. Non hanno addomesticato la grazia del Vangelo; hanno avuto sempre nel cuore una sana inquietudine per il Signore, un desiderio struggente di portarlo agli altri, come hanno fatto Maria e Giuseppe nel tempio.Anche noi siamo chiamati oggi a compiere scelte profetiche e coraggiose». papa Francesco

DELEGAZIONE INDONESIA

Il 10 maggio 20107, presso l’Accademia Alfonsiana (Pontificia Università Lateranense) – Istituto Superiore di Teologia Morale – il nostro confratello p. Cyrelus Suparman Andi – religioso della delegazione camilliana in Indonesia – ha conseguito il dottorato in Teologia Morale con la tesi dal tittolo: “Humanization of health care service in the catholic hospitals of Indonesia: how to promote health and healing”.

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

 

DELEGAZIONE IN MADAGASCAR

Sabato 13 maggio, in occasione del centenario della prima apparizione della Madonna a Fatima, sono stati organizzati a Fianarantsoa due pellegrinaggi: uno ad Ambohidempona, Fianarantsoa,  l’altro a  Ilena.  Durante questa  celebrazione è stata benedetta la statua di cemento che ha sostituito  la precedente danneggiata dalle grandine perché era di gesso.

Il 13 di maggio è anche una data significativa per la storia del Madagascar perché 45 anni fa si è svolta la rivoluzione studentessa che ha messo a termine la prima Repubblica. Quasi ogni anno  nell’approssimarsi di quest’occasione la situazione politica diventa sempre tesa. Ecco perché durante le celebrazioni non sono mancate  preghiere per il paese che sta vivendo un momento molto critico: mancanza di sicurezza, povertà estrema, corruzione diffusa,  mancanza di un stato di diritto che ha come conseguenza la vendetta popolare.

PS: la notte del 28 febbraio, ci hanno rubato uno dei pannelli fotovoltaici della pompa privando tutto il villaggio di Ilena dell’ acqua (abitanti, mense scolastiche, ambulatorio, la casa delle suore). La  ricerca non ha fatto frutto finora.

DELEGAZIONE IN KENYA

Seppure a malincuore è arrivata anche per P. Francesco Avi, religioso camilliano e medico missionario, l’ora di partire.

In un momento di pausa mi sono appartato con P. Avi e gli ho posto alcune domande, facendogli una sorta di intervista, per fare conoscere anche ai più giovani la vita di questo nostro confratello che dalle montagne del Trentino è giunto a spendere tanti anni in Africa, sempre tra le montagne, precisamente tra gli altipiani del distretto di Kisii.

LEGGI QUI L’ARTICOLO DI P. PAOLO GUARISE

TAIWAN

Dal 27 marzo al 7 aprile si è svolto un pellegrinaggio di dodici giorni in Terra – Santa con i fedeli della comunità cristiana di Lotung. Il gruppo composto da 23 persone è stato accompagnato dal loro cappellano p. Giuseppe Didonè. Tra i momenti più emozionanti, la Via Crucis con i bambini portatori di handicap e persone anziane.

Domenica 16 aprile, è stata celebrata la Pasqua di Resurrezione nella Chiesa dedicata a San Camillo a Lotung. Era presente alla liturgia anche p. Angelo Brusco, ospite durante il periodo pasquale nella comunità camilliana, alla quale ha ‘predicato’ gli esercizi spirituali annuali. Tra i partecipanti anche p. Ivo Anselmi dalle Filippine.

Dal 23 al 26 aprile si è tenuto un ciclo di conferenze nelle varie realtà camilliane di Taiwan (centro di Taipei, collegio infermieristico, centro per handicappati e nei due ospedali) dal tema: umanizzazione nel servizio al malato.

Il 12 maggio sono stati festeggiati i lavoratori, gli infermieri in occasione della festa della mamma. Nel pomeriggio presso la Chiesa di San Camillo si è svolta la consegna dei diplomi agli infermieri che terminavano il corso.

INCONTRO DEI PARROCI E DEI RETTORI CAMILLIANI- SAN PAOLO (BRASILE)

Dal 19 al 23 aprile 2017, presso il Centro Santa Fè – San Paolo (Brasile) – 48 partecipanti, tra religiosi camilliani e collaboratori laici, si sono radunati per il III° simposio internazionale dei parroci e dei ‘rettori’ camilliani, in rappresentanza di una quindicina di nazioni e di diverse province e delegazioni dell’Ordine.

I momenti di riflessione e di condivisione sono stati scanditi attorno all’identità della parrocchia dal profilo ‘camilliano’: la parrocchia camilliana come ‘ospedale aperto’, dove conoscere, amare e servire soprattutto le persone più povere e malate, tra kononia (luogo di comunione), kerigma (annuncio della Parola di salvezza), diakonia (missione e servizio di carità).

L’obiettivo del raduno è stato quello di elaborare delle linee guida – STATUTO – che possano accompagnare la missione dei camilliani a cui viene affidata la responsabilità pastorale di una parrocchia, affinché continuando a vivere pienamente il loro carisma camilliano, contribuiscano a formare delle comunità cristiane ‘camilliane’, sensibili alle persone che soffrono, ai loro membri più bisognosi. Le attività svolte dai religiosi camilliani devono avere la loro specificità, perché – come dice Papa Francesco – il pastore deve emanare l’odore delle sue pecore ma anche le pecore devono respirare l’odore del loro pastore.

Qui i report del primo, secondo e terzo giorno d’incontro.

LE GGI QUI il messaggio fianle: Parrocchia ‘camilliana’: Ospedale aperto Casa di speranza e di misericordia.  PORTOGHESE/ FRANCESE / SPAGNOLO

STATUTO DELLE PARROCCHIE E RETTORIE AFFIDATE AI CAMILLIANI

I Religiosi delle Parrocchie e delle Rettorie affidate ai Camilliani, riuniti dal 19 al 23 Aprile 2017 a S. Paulo del Brasile, offrono una pista comune per un incremento, una promozione e un’armonizzazione delle strutture ad essi affidate, con una particolare attenzione a disegnare una fisionomia missionaria e “camilliana”, avendo a cuore il carisma del nostro Ordine di “rivivere l’amore misericordioso sempre presente di Cristo verso gli infermi (Cost. 1), che “si esprime e si attua nel mondo della salute, della malattia e della sofferenza” (Cost. 10).

In maniera particolare le Province, le Vice-Province e le Delegazioni dell’Ordine sono chiamate a rispondere “alle necessità più urgenti della Chiesa e del prossimo”, aprendosi “ad altre forme di ministero, specialmente in favore dei bisognosi” (Cost. 10).

E’ parso evidente ai partecipanti al raduno di S. Paulo di individuare nelle Parrocchie e Rettorie le strutture adeguate per attuare, oltre l’assistenza nelle strutture sanitarie, questa necessità rispondendo peraltro alla nostra antica tradizione dell’assistenza domiciliare (“mare magnum”) e all’appello di Papa Francesco di creare “Ospedali da campo”.

Il carisma, dunque, dato in modo speciale al nostro Ordine e che ne stabilisce l’indole e il mandato, si esprime e si attua mediante il nostro ministero nel mondo della salute, della malattia e della sofferenza. Tuttavia, con il consenso della consulta generale, in particolari circostanze di luogo e di tempo, o in risposta alle necessità più urgenti della Chiesa e del prossimo, ci apriamo ad altre forme di ministero, specialmente in favore dei bisognosi. (Cost. 10).

La Parrocchia camilliana svolge il suo ministero in piena sintonia con la chiesa universale e locale. Nella visita agli infermi nelle strutture sanitarie, nell’accompagnamento silenzioso dei malati, nell’atteggiamento premuroso, nella delicata attenzione alle necessità degli infermi, attraverso l’opera di professionisti e volontari, discepoli del Signore, la chiesa manifesta la sua maternità, irrobustisce i cuori, e nel caso dei moribondi, li accompagna nel loro passaggio definitivo. Il malato riceve con amore la parola, il sacramento della riconciliazione e del perdono, l’unzione degli infermi e i gesti di carità dei fratelli. (Documento di Aparecida, 420).

Leggi lo STATUTO

ESSERE CAMILLIANO E SAMARITANO OGGI

Questo libro dal titolo Essere camilliano e samaritano oggi, con il cuore nelle mani, nelle periferie esistenziali e geografiche del mondo della salute, è il risultato delle visite fraterne e pastorali (canoniche) vissute dal superiore generale e dai consultori generali, nel contesto delle diverse aree geografiche dell’Ordine camilliano nel corso dei primi tre anni (luglio 2014-luglio 2017) del sessennio 2014-2020.

Sono stati raccolti in un unico volume, disposti secondo l’ordine cronologico in cui sono state effettuate le visite, i messaggi, le riflessioni e le raccomandazioni del superiore generale e dei consultori. Questi messaggi sono già stati pubblicati nella rivista camilliani/Camillians e sono indirizzati in primo luogo ai circa 1.070 religiosi camilliani che vivono nelle quasi 300 comunità sparse in 41 paesi del mondo.

Si adempie in tal modo, al dovere previsto dalle disposizioni generali, a riguardo della visita pastorale e dei visitatori: il visitatore ascolti tutti i religiosi, uno ad uno. In questo colloquio personale cerchi di conoscere se nella comunità vige la vita comune, lo spirito di carità fraterna, l’attaccamento al nostro Ordine, al fine di promuovere la vita religiosa e apostolica (DG 110); il visitatore abbia cura di notificare le prescrizioni che, dopo matura riflessione, avrà ritenuto opportune. Di tutto informi con esattezza la consulta generale e trasmetta ad essa i relativi atti. Si guardi soprattutto dall’eccedere i limiti della propria autorità ordinaria o delegata (DG 111).

Questa presentazione si struttura in quattro momenti: il progetto camilliano per la rivitalizzazione della nostra vita consacrata e l’attuale contesto ecclesiale; l’incontro con i confratelli nelle periferie geografiche ed esistenziali dell’Ordine; la struttura ed il contenuto di questo libro e i suoi obiettivi; alcuni dati statici circa i viaggi e le visite pastorali vissute. TRADOTTO ANCHE IN INGLESE

DELEGAZIONE DEL VIETNAM

Dalla delegazione del Vietnam alcune immagini dei nostri giovani camilliani tra cui: neo novizi, novizi, professanti, professi temporanei chierici.

GALLERIA FOTOGRAFICA

 

 

PROVINCIA SICULO-NAPOLETANA

I religiosi camilliani sono stati coinvolti durante tutto l’anno con incontri rivolti al clero e agli operatori pastorali della diocesi di Tricarico. Sono stati coinvolti i confratelli p. Rosario Messina per il clero, p. Antonio Marzano, p. Adriano Moro e fratel Carlo Mangione per gli incontri diocesani agli operatori pastorali. Al centro della riflessione il tema del malato come soggetto di evangelizzazione e oggetto di attenzione di tutta la comunità cristiana. Il sacramento dell’unzione degli infermi è stato presentato come sacramento di guarigione e di consolazione.

CONTINUA A LEGGERE QUI

MANFREDONIA – VALLE DELL’INFERNO

Il primo maggio, si sa, è una giornata di festa abbastanza sentita: la primavera col suo bel tempo, le iniziative promosse da enti e municipalità, l’opportunità di un ulteriore “ponte” a lavoro o a scuola, inducono parecchi ad appagare il desiderio di “uscire” e godersi un po’ le bellezze del nostro Bel Paese, bellezze sia culturali che naturalistiche.

LEGGI QUI L’INTERO ARTICOLO

FAMIGLIA CAMILLIANA LAICA

La Commissione Centrale della Famiglia Camilliana Laica si è riunita in Irlanda dal 27 aprile al 2 maggio 2017: presente anche p. Laurent Zoungrana, assistente generale della FCL.

Le immagini dell’Assemblea nazione della Famiglia Camilliana Laica in Brasile

PROVINCIA DEL NORD ITALIA

Ordinazione presbiteriale di p. Nicola Docimo – sabato 27 maggio alle ore 16 presso la Basilica di S. Anastasia a Verona. La celebrazione sarà presieduta da Sua Ecc. Mons. Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona e sarà trasmessa in diretta su Telepace.  P. Nicola presiederà le sue prima messe: domenica 28 maggio alle ore 10,30 presso la Parrocchia dei SS. Nazaro e Celso (Verona) e domenica 4 giugno alle ore 10,30 presso la Parrocchia di S. Vincenzo Martire (San Vincenzo La Costa CS).

Scarica qui l’invito e la locandina

BOLOGNA

Il 10 maggio u.s., l’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Zuppi, nella chiesa Cattedrale, durante la Messa che ha concluso la seconda giornata del XIX Convegno nazionale di pastorale della salute ha citato passi dell’Evangelii gaudium e ha portato l’esempio di san Camillo de Lellis, nostro fondatore: «Come testimoniare la gioia di essere salvati nel naufragio della malattia, nelle tenebre della sofferenza che nascondono la speranza, quando il dolore porta a preferire la fine? Questa è la domanda che ci unisce e che oggi ci inquieta». Così l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi ha iniziato la sua omelia ieri pomeriggio nella Cattedrale di San Pietro nella Messa che ha concluso la seconda giornata del XIX Convegno nazionale di pastorale della salute. Zuppi ha citato passi dell’Evangelii gaudium e ha portato l’esempio di san Camillo de’ Lellis, fondatore dei Ministri degli infermi. «La Chiesa – ha detto – è una madre che corre vicina al letto di dolore dei suoi figli. Noi possiamo essere lo spiraglio di luce di cui parla papa Francesco “che nasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato”. A noi è affidata quella luce e quell’amor infinito di Dio. E poi non basta dire. Occorre esserci, aiutare, rimuovere cause, dare risposte certe. Dobbiamo allearci con gli alberghi dove vogliamo l’uomo sia guarito; volerli funzionanti, efficienti, eccellenti. Che tristezza vedere ospedali o istituti che sprecano risorse o addirittura lucrano sulla malattia! Non potremo mai abituarci allo scandalo dello sperpero o dell’economia che sostituisce la difesa della persona! Che responsabilità per tutti! San Camillo curava personalmente il rito dell’accoglienza in ospedale: ogni malato viene ricevuto, abbracciato, gli vengono lavati e baciati i piedi, viene spogliato dei suoi stracci, rivestito di biancheria pulita, sistemato in un letto ben rifatto. Vuole gente che “non per mercede, ma per amore d’Iddio gli servissero con quell’amorevolezza che sogliono fare le madri verso i figli infermi”».

Leggi qui l’articolo di Avvenire

INCONTRO CAMILLIANO INTERCONGREGAZIONALE

Lunedì 8 maggio 2017 presso la Casa Generalizia delle religiose Ministre degli Infermi di San Camillo (Roma) il Superiore generale p. Leocir Pessini (Camilliani), la Madre generale suor Zelia Andrighetti (Figlie di San Camillo), la Madre generale suor Lauretta Gianesin (Ministre degli Infermi) e i loro rispettivi consiglieri generali si sono incontrati per una riflessione condivisa sul tema “Giovani, fede e discernimento vocazionale” che sarà oggetto di ampia discussione e confronto anche nella Chiesa in vista del prossimo Sinodo dei Vescovi indetto da papa Francesco per il mese di ottobre 2018 su questo stesso cogente argomento.

NOMINA DEI CONSIGLIERI PROVINCIALI E VICE PROVINCIALI – 2017/2020

P. Leocir PESSINI, Superiore Generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (Camilliani) con il consenso dei Consultori, a norma di Cost. 109, nel raduno di Consulta Generale del 17-18 maggio 2017, ha nominato, per il triennio 2017-2020, i seguenti religiosi, come Consiglieri Provinciali.

PROVINCIA CAMILLIANA POLACCA

p. Arkadiusz Novak – I° Consigliere
p. Ireneus Sajewicz
p. Wojciech Weglicki
fr. Bronislaw Malicki

PROVINCIA CAMILLIANA DELLA THAILANDIA

p. Thaisonthi Chaisak – I° Consigliere
p. Sengcharoen Phakhawi
fr. Suchiranutham Chirawat Nicolas
p. Contarin Giovanni

PROVINCIA CAMILLIANA DELLE FILIPPINE

p. Rodel Enriquez – I° Consigliere
p. Gabriel Garcia
p. Rodolfo Cancino
p. Renato Maliwat

PROVINCIA CAMILLIANA DELL’INDIA

p. Pattathil Lijo, Mathew – I° Consigliere
p. Kuliraniyil Bijoy, Joseph
p. Narikuzhy Jaison, Emmanuel
p. Kizhakkarakkatt Biju, Peter

 

 

 

PROVINCIA CAMILLIANA DEL NORD ITALIA

p. Giuseppe Rigamonti – I° Consigliere
p. Joaquim Paulo Cipriano
p. Umberto Andreetto
p. Edoardo Gavotti

PROVINCIA CAMILLIANA ROMANA

p. Agasantis Mario – I° Consigliere
p. Blasi Emilio
p. Palumbo Sergio
p. Santone Germano

 

 

 

 

 

PROVINCIA CAMILLIANA SICULO-NAPOLETANA

fr.  Carlo Mangione – I° Consigliere
p. Luigi Maglione
fr. Leonardo Grasso
p. Medard Aboué

 

 

 

 

 

PROVINCIA CAMILLIANA BRASILIANA

p. Mario Luis Kozik – I° Consigliere
p. Mateus Locatelli
p. Olacir Geraldo Agnolin
p. Francisco Gomes da Silva

VICE PROVINCIA CAMILLIANA del BENIN-TOGO

p. Hounliho Magloire – I° Consigliere
p. Allognon Valentin
fr. Agbeka Olivier
fr. Akoue Antoine

 

 

 

 

 

VICE PROVINCIA CAMILLIANA del PERÙ

p. Scapin Camillo – I° Consigliere
p. Ballena Rios Alex Spencer
p. Herrera Tapia Ever
p. Angeles Cervantes Antonio Omar

PROVINCIA CAMILLIANA di SPAGNA

p. Jesús María Zurbano – I° Consigliere
p. Juan Antonio Amado
p. Luis Armando De Jesús Leite Dos Santos

 

 

 

 

 

 

PROVINCIA CAMILLIANA di AUSTRIA

p. Kovács Levente – I° Consigliere
p. Gregotsch Leonhard
p. Gruber Stefan
(consigliere sostituto a norma di DG 103)

PROVINCIA CAMILLIANA di FRANCIA

p. Alexandre Balma – I° Consigliere
fr. Michel Mathieu
p. Bernard Moegle
(consigliere sostituto a norma di DG 103)

PROVINCIA CAMILLIANA di GERMANIA

p. Paul Schreur – I° Consigliere
p. Arno Geiger
p. Norbert Riebartsch
​p. Manuel Tamayo

PROVINCIA CAMILLIANA del BURKINA FASO

p. Francois Edgar YAMEOGO – I° Consigliere
p.Wendbenedo Justin Barnabe BERE
p.Albert Theophane YONLI
p.Georges NABOLE

NOMINA DEL DELEGATO GENERALE PER LA PROVINCIA ANGLO-IRLANDESE (2017/2020)

Leocir PESSINI, Superiore Generale, con il consenso dei Consultori, dopo aver consultato i religiosi delle Provincia Anglo-Irlandese, il giorno 18 maggio 2017, ha nominato, per il triennio 2017-2020: p. Stephen FOSTER– Delegato Generale per la Provincia Anglo-Irlandese.

Sia la misericordia a guidare i nostri passi, a ispirare le nostre riforme, a illuminare le nostre decisioni. Sia essa la colonna portante del nostro operare. Sia essa a insegnarci quando dobbiamo andare avanti e quando dobbiamo compiere un passo indietro. Sia essa a farci leggere la piccolezza delle nostre azioni nel grande progetto di salvezza di Dio e nella maestosità e misteriosità della sua opera”.

Papa Francesco, Ai collaboratori della curia romana (21 dicembre 2015)

AGENDA DEL SUPERIORE GENERALE

P. Leocir Pessini

Il 10 maggio 2017, a Bologna, p. Leocir Pessini, Superiore generale ha partecipato al XIX convegno nazionale dei direttori degli uffici diocesani, delle associazioni e degli operatori di pastorale della salute, organizzato dalla conferenza episcopale italiana (CEI). Tema: Annunciare e curare i malati: qual è la profezia per la pastorale della salute?

Leggi qui l’articolo di Agensir

‘Il discernimento vocazionale in un mondo interculturale’ è il tema della 89ª assemblea semestrale dell’Unione superiori generali (Usg) che si terrà dal 24 al 26 maggio prossimo a Roma, presso il Salesianum. Il tema “si allaccia strettamente anche con quello del prossimo Sinodo dei Vescovi: mercoledì 24 maggio p. Arturo Sosa, preposito generale della Compagnia di Gesù, terrà una relazione sul tema “La vita consacrata in un mondo interculturale oggi”. Il giorno successivo p. Mark Weber, segretario per la formazione della Società del Verbo Divino, interverrà su “Discernimento vocazionale in un mondo interculturale: visione globale”. La seconda parte del tema verrà sviluppata da tre superiori generali provenienti dall’Africa, Asia e America Latina che porteranno le esperienze degli Istituti, tra questi anche p. Leocir Pessini.

Leggi qui il programma dell’evento

RADUNO DEI SUPERIORI MAGGIORI

Dal 24 giugno al 2 luglio 2017 sarà organizzato l’incontro – corso di formazione – per i Superiori Maggiori dell’Ordine a Roma, presso la Casa Generalizia dei Fratelli delle Scuole Cristiane (Roma).

LINEE GUIDA PER LA COLLABORAZIONE INTERPROVINCIALE

Lo scambio di religiosi tra provincie diverse ormai è un fenomeno che coinvolge tutte le province del nostro Ordine, soprattutto nella direzione che va dalle realtà camilliane più ‘giovani’ e numerose verso quelle più ‘attempate’ e sguarnite. Questi nuovi ed assolutamente inediti – anche per la nostra storia recente – equilibri all’interno della geografia camilliana non possiamo più derubricarli ad episodi di supporto temporaneo a qualche provincia in difficoltà.

A partire da questa osservazione generale, riteniamo sia necessario definire delle linee guida che possano accompagnare e garantire la trasparenza dei rapporti istituzionali e fraterni in questo scambio di religiosi che vivono in una realtà camilliana diversa da quella d’origine.

La Costituzione al n. 58 recita: «Promuoviamo perciò nell’Ordine la riflessione e il discernimento comunitario, e la cooperazione tra i confratelli, le comunità e le province». Questa opportunità trova la sua applicazione concreta nel Progetto Camilliano che ci invita ad «avviare processi di ristrutturazione, e di collaborazione interprovinciale» e di seguito specifica tutta una serie di iniziative da promuovere nella prospettiva della fattiva cooperazione tra province (cfr. Progetto Camilliano 3.4.): «Il punto di partenza per qualsiasi tipo di collaborazione, soprattutto a carattere internazionale, è una solida formazione all’accoglienza che crea fraternita. A tale scopo. Sono necessari incontri ad ogni livello tra religiosi e tra religiosi e laici sui temi dell’evangelizzazione in contesti multietnici e dove vige un pluralismo religioso, sull’inculturazione e la capacità   d’integrazione; sullo scambio delle esperienze di vita (…)

L’eventuale scambio di confratelli fra i vari continente (…) deve fondarsi su un progetto condiviso per attività ed iniziative rispondenti alle problematiche più urgenti da un punto di vista carismatico, garantendo continuità d’impegno nella testimonianza attraverso la spiritualità e la fraternita, offrendo al contempo anche opportunità formative specifiche.

L’ottimizzazione delle risorse umane ed economiche deve privilegiare uno sguardo globale sull’Ordine e non può essere determinata da interessi di singole province o da semplice accordi tra province: e necessario un constante raccordo con la mediazione offerta dalla programmazione del governo centrale dell’Ordine».

Leggi qui il documento “Relazione con i religiosi di altre province”

CAMILLIANUM

Scarica qui il PDF della nuova newsletter del Camillianum

 

 

 

 

 

 

RELIGIOSI DEFUNTI

«Ecco, ora svaniscono. I volti e i luoghi, con quella parte di noi che, come poteva, li amava, per rinnovarsi, trasfigurati, in un’altra trama!» (T.S. Eliot)

I Confratelli della Provincia Siculo-Napoletana annunciano che il 25 aprile 2017 è morto p. VINCENZO DI BLASI di anni 86. La morte è avvenuta presso la Comunità ‘Casa Sollievo San Camillo’ di Acireale (Catania).

Padre Vincenzo Di Blasi, nato a Paola (CS) il 6 settembre 1931, da papà Salvatore e da mamma Bottino Lauretta. Dopo un periodo di sofferenza durante il quale conosce e resta affascinato dai Religiosi camilliani della Comunità Sacro Cuore di Gesù residente presso l’Istituto Principi di Piemonte (NA). Fece il suo ingresso nella Provincia Siculo-Napoletana ad Acireale (CT) il 20 febbraio 1947. Entra in noviziato all’Oasi di Aci Sant’Antonio (CT) il 7 settembre 1949; nel giorno della festa della Natività della Beata Vergine Maria, l’8 settembre 1950, emise la Professione semplice e l’8 settembre 1953, la Professione solenne ad Aci Sant’Antonio (CT).

Il 13 luglio 1958, presso la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù dell’Istituto Principi di Piemonte (NA) viene ordinato sacerdote per la preghiera e l’imposizione delle mani di Sua Ecc. Mons. Vittorio Longo, vescovo ausiliare di Napoli. CONTINUA QUI

LINO BAGGIO nasce a Rossano Veneto il 30.01.1931 da Ettore e Rosa Civiero, terzo di otto figli. In famiglia, ricca di fede e laboriosa, si manifesta e cresce quella vocazione che lo conduce, a dodici anni, al postulandato di Villa Visconta a Besana Brianza (MI) (29.09.43) e, di qui, alle successive tappe della formazione alla vita religiosa camilliana nel sacerdozio: il Noviziato a Verona S. Giuliano (07.08.1948), la Professione Temporanea (08.09.1949) e quella Perpetua (08.09.1952).

Negli anni della formazione, il chierico Baggio si distingue per la schiettezza del carattere, la semplicità nello stile di vita, la passione per l’applicazione allo studio, per la lettura e per le ricerche storiche: attitudini che lo accompagneranno lungo il cammino di tutta la vita.

Gli studi di teologia lo vedono a Mottinello di Rossano Veneto (VI) dove è ordinato Diacono (17.12.1955) e Presbitero (17.06.1956) dal vescovo di Padova, mons. Girolamo Bortignon. Sulla immaginetta che ne ricorda l’avvenimento, Padre Lino, novello sacerdote, esprime la sua grande stima per la dignità alla quale il Signore lo ha chiamato affidandola alle parole di sant’Agostino: “O sacerdote! Chi sei? Non sei tuo, perché sei servo di tutti. Non sei tu, perché sei di Dio”. CONTINUA QUI

«Ora vivono in Cristo, che hanno incontrato nella Chiesa, seguito nella nostra vocazione, servito nei malati e sofferenti. Nella fiducia che il Signore, la Vergine Santa nostra Regina, san Camillo – i beati Luigi Tezza e Giuseppina Vannini – e i nostri Confratelli e Consorelle defunti li accoglieranno fra loro, li affidiamo nella preghiera ricordandoli con affetto, stima e gratitudine».