Permesso scusa grazie – La saggezza psicologica di papa Francesco

di p. Luciano Sandrin per Missione Salute

«“Grazie” è una delle tre parole chiave – le altre sono “permesso” e “scusa” – che, secondo papa Francesco, devono guidare la difficile arte della vita di coppia. Durante un incontro rivolto ai fidanzati, il pontefice, nella sua tipica semplicità di espressione ha evidenziato alcuni aspetti relativi al tema del ringraziamento e della gratitudine sui quali è opportuno porre attenzione.” È interessante che questa annotazione la facciano due autori in un libro di psicologia nel quale sottolineano l’importanza della gratitudine. Come a dire che le parole del papa sono semplici ma esprimono una profonda saggezza psicologica. Richiamano l’importanza del rispetto, del perdono e della gratitudine: valori che anche la psicologia sta riscoprendo.

Permesso-scusa-grazie sono tre parole che usiamo spesso senza pensarci. Ma sono comportamenti importanti per la “salute” dei nostri rapporti sociali, e per la “tenuta nel tempo” dei nostri rapporti affettivi. Papa Francesco è tornato spesso su questi temi. Lo ha fatto anche in un discorso ai fidanzati, rispondendo a una loro precisa domanda: «Santità, vivere insieme tutti i giorni è bello, dà gioia, sostiene. Ma è una sfida da affrontare. Crediamo che bisogna imparare ad amarsi. C’è uno “stile” della vita di coppia, una spiritualità del quotidiano che vogliamo apprendere. Può aiutarci in questo?».

La risposta di Francesco ricorda come vivere insieme sia un’arte, un cammino paziente, bello e affascinante che non finisce quando i due si conquistano l’un l’altro. Anzi è un cammino di ogni giorno, che ha tre regole principali riassumibili con le parole: «permesso – ossia ‘posso’, grazie, e scusa». Ne seguo la spiegazione.

“Posso-Permesso?” È la richiesta di poter entrare nella vita dell’altro con rispetto e attenzione. Chiedere permesso significa saper entrare con cortesia nella vita degli altri e chiedere il loro parere su come gestire situazioni e relazioni che li riguardano. «A volte invece si usano maniere un po’ pesanti, come certi scarponi da montagna! L’amore vero non si impone con durezza e aggressività». E il papa cita i Fioretti di san Francesco, nei quali si trova questa bella espressione: «Sappi che la cortesia è una delle proprietà di Dio… e la cortesia è sorella della carità, la quale spegne l’odio e conserva l’amore». E oggi nelle nostre famiglie, nel nostro mondo, spesso violento e arrogante, c’è bisogno di molta più cortesia.

Grazie”. Sembra facile pronunciare questa parola, ma non è così. La insegniamo ai bambini, ma poi siamo noi che la dimentichiamo! La gratitudine è un sentimento importante! E il papa racconta di un’anziana signora che, a Buenos Aires, gli ha detto: «la gratitudine è un fiore che cresce in terra nobile». Il pensiero va anche al Vangelo di Luca nel quale si narra come Gesù guarisce dieci malati di lebbra ma poi solo uno torna indietro a dirgli grazie. E Lui a chiedere dove erano andati a finire gli altri nove. Certamente non guariva i malati in attesa di un grazie. Ma forse avrebbe avuto piacere di sentire questa parola. Anche a noi fa piacere ricevere un grazie. Ma la domanda è: sappiamo anche ringraziare? È bello dirsi grazie a vicenda, per tante cose. E questo aiuta ad andare avanti bene insieme nella vita.

Scusa”. Nella vita facciamo tanti sbagli, li facciamo tutti e forse ogni giorno. «La Bibbia dice che il più giusto pecca sette volte al giorno». Se questo vale per il giusto… In genere ciascuno di noi è pronto ad accusare l’altro e a giustificare se stesso. Lo hanno fatto anche Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden: lui accusava lei e lei accusava il serpente. Lo facciamo anche noi per non ammettere i nostri errori, per non chiedere perdono. Ma vale la pena chiedere scusa, anche per comportamenti che ci possono sembrare poco importanti, ma che invece rischiano di ferire l’altra persona. Anche così cresce una buona famiglia. Il papa consiglia vivamente di «non finire mai una giornata senza chiedersi perdono, senza che la pace torni nella nostra casa, nella nostra famiglia». È abituale litigare tra gli sposi. Ma deve essere abituale fare pace, anche solo con un piccolo gesto o una semplice parola di scusa. Ed è quello che alcune coppie anziane, dicono all’intervistatore che pone loro la domanda: “Ma come avete fatto a stare insieme per tutti questi anni?”. E loro candidamente a dire: “Ci siamo perdonati reciprocamente tante cose!”. Anche gli psicologi affermano che il perdono reciproco è importante perché la relazione matrimoniale duri nel tempo.

Richiamando il valore del rispetto, della gratitudine e del perdono – attraverso le tre parole – papa Francesco dimostra una saggezza psicologica… che gli viene riconosciuta anche dagli specialisti del settore.