Proposito e giuramento dei primi «servi degli infermi» nel ricevere la croce rossa

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Veste di San Camillo (particolare) conservata nel Museo della Casa Generalizia dei Camilliani a Roma

Roma 1586 – Testo di Camillo

Il papa Sisto V concesse ai religiosi di portare come simbolo e distintivo una croce rossa di panno sui petto. Il breve è del 1586, 20 giugno Cum Nos nuper»). Le formule dei proposito e del giuramento furono usate dai 1586 al 1591.

Il candidato — secondo una liturgia inventata da Camillo — dopo aver partecipato alla celebrazione dell’Eucaristia, s’inginocchiava davanti all’altare e pronunciava le due formule. Quindi gli veniva appuntata sui petto la croce rossa, mentre i confratelli cantavano: «Chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua» e «Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo».

Onnipotente Iddio, creatore mio, misericordia mia, padre del mio Signore Gesù Cristo, ti rendo grazie infinite perché per la tua bontà ti sei degnato di chiamarmi al tuo santo servizio. E io per amor tuo, qui alla presenza della tua divina maestà e di tutta la Corte celeste, con tutto l’affetto del cuore e dell’anima mia, propongo di osservare castità, povertà e obbedienza e di servire i poveri infermi, tuoi figli e miei fratelli, per tutto il tempo della mia vita, con la maggior carità di cui io sarò capace, aiutato dalla tua divina grazia. Quindi, per l’amore che ti ha spinto a mandare il figlio tuo nel mondo a morire per il genere umano (ed egli disse che era venuto a portare il fuoco sulla terra, e che altro non voleva se non che fosse già acceso), io ti prego che tu mantenga il cuor mio acceso dal fuoco di tale amore senza che mai si estingua, perché io possa perseverare in questa santa opera e, perseverando, giunga alla gloria celeste, per poterti godere e lodare in eterno con i tuoi eletti. Amen.

Signor mio Gesù, per il grandissimo desiderio che ho di osservare questo mio santo proposito, e per armarmi contro le tentazioni future, alla tua divina presenza e dinanzi a tutta la Corte del Cielo giuro sul santo Vangelo che ogni volta che io pensassi di lasciare la Congregazione (cosa che Dio non permetta mai!) prima di allontanarmene mi ritirerò in una stanza per alcuni giorni, secondo il tempo che il superiore mi concederà. Qui mi raccomanderò alla tua divina Maestà, e poi farò tutto quello che riterrò meglio per la salvezza dell’anima mia. Così mi aiuti il Signore e questi santi Vangeli di Gesù Cristo.