Sintesi del secondo giorno, martedì 19 maggio 2015

Varsavia – 19 maggio 2015
Casa di Ospitalità ed Accoglienza dei Barnabiti

Incontro Superiore Generale Consultori
Provinciali Vice-Provinciali Delegati

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P. Aris Miranda

Il moderatore dell’assemblea per questa giornata è p. Laurent Zoungrana (Vicario Generale dell’Ordine). I partecipanti al Raduno sono tutti presenti.

La preghiera introduttiva e l’invocazione dello Spirito Santo apre la sessione mattutina.

Aris Miranda, Consultore Generale per il Ministero, espone la sua relazione per il settore del ministero, concentrandosi su alcuni progetti generali di rivitalizzazione del nostro carisma nell’esercizio fattivo del nostro ministero, in attesa di poter completare la compagine del Segretariato per il Ministero con i referenti per le diverse aree geografiche del mondo.

Definizione della questione: la Vita Consacrata (Vita Camilliana, in particolare) è minacciata dalla perdita dei suoi valori fondamentali e di significato, dalla frammentazione degli approcci e dei programmi del ministero e dalla mancanza di passione e creatività nel vivere il nostro carisma. (cfr. Progetto Camilliano, anno 2013).

Sfida: “Ripartire nella nostra testimonianza del Cristo misericordioso” sottoponendo il nostro impegno per un discernimento critico e autentico per la rivitalizzazione (interiore) e la riorganizzazione (esteriore) dell’Ordine

Programma, obiettivi, strategie ed attività

Programmi Obiettivi Strategie 
  Rivitalizzazione (interiore) Ampliare gli orizzonti della attuazione del carisma camilliano integrando le forme della cura con le grandi sfide del mondo della salute, come la prevenzione (delle malattie) e la promozione della salute pubblica (cfr. OG n° 4). * Impegnarsi in programmi sanitari che sviluppano ed implementano le capacità delle persone più vulnerabili che non hanno accesso ai servizi sanitari;* Rilanciare il forum deiCamillian physiciansestendendolo ai professionisti del settore sanitario tra i membri della grande famiglia camilliana in vista della formazione di un gruppo di medici (Foreign Medical Team – FMT) preparato a rispondere a disastri ed emergenze (cfr. WHO)
Articolare un progetto comune sulla formazione e la ricerca nel campo della pastorale sanitaria e rivitalizzare il ministero della cappellania. * Coordinamento di tutti i Centri Camilliani di umanizzazione e di cura della pastorale della salute in ogni macro-regione con la super-visione del Camillianum(cfr. OG # 13).
Valutare la nostra comunione con la Chiesa locale e la collaborazione con i laici e coordinare il nostro ministero con le esigenze e piani pastorali delle Chiese locali (cfr. OG # 3). Rafforzare la nostra presenza nella Chiesa locale, anche attraverso la figura dei Religiosi Camilliani che svolgono il ministero di Parroco e/o di Rettore.
 Ri-organizzzione
(esteriore)
Promuovere un cambiamento di mentalità verso la cooperazione inter-regionale/provinciale, e cambiare la nostra prospettiva: ciò significa che l’Ordine dovrebbe essere vissuto come un corpo, un unico organismo, anche se multiforme e diversificato, cercando una rinnovata efficacia nell’armonia delle diverse forme di cooperazione, nella sinergia di tante risorse che vengono messe a disposizione dalla divina Provvidenza. Re-introdurre il progetto politicoper un Consorzio di tutte le ONG Camilliane al fine di rispondere in modo più efficace alle situazioni economicamente e materialmente disagiate, allocate nella parte inferiore della piramide socio-economica, socialmente emarginate, culturalmente tacitate e politicamente escluse.

 

La Camillian Task Force verso la sua istituzionalizzazione: progetto per gli anni 2014-2020 (a partire dalla conferenza strategica organizzata a Bangkok, alla fine del 2013).

Ad oggi ci sono 4 progetti in corso: Kenya, Filippine, Nepal e Sierra Leone.

199-3Kenya (al confine con la Somalia, nord-est del Kenya): progetto di sicurezza alimentare e di formazione alla salute. L’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza di queste persone dall’offerta esterna di cibo da parte di organizzazioni umanitarie ed aiutarli a produrre il cibo in modo autonomo attraverso l’uso della tecnologia.

Filippine (2 progetti): riforestazione delle piantagioni di cocco dopo il grande tifone Bofan e ricostruzione della resilienza comunitaria dopo l’evento traumatico con l’obiettivo di rinforzare la resilienza nei sopravvissuti (il nostro ruolo è quello di aiutarli a sviluppare le dinamiche di resilienza).

Sierra Leone (diocesi di Makeni): un progetto condiviso tra camilliani, FCL, volontari, religiose camilliane con l’obiettivo di rinforzare le strutture sanitarie e di supporto alle famiglie e alle comunità  di base con programmi psico-sociali, dopo l’emergenza generata dall’infezione di Ebola.

Nepal: dopo il drammatico e recente terremoto, dopo aver fatto il rilievo delle necessità, un team di 12 operatori (Camilliani e religiosi/e di altre congregazioni) sta organizzando interventi di carattere sanitario.

Di fronte all’impatto di disastri è possibile intervenire di fronte alla sofferenza e al dolore dell’umanità. Quando si parla di disastro si parla della vulnerabilità dell’uomo: più si è vulnerabili (situazioni sociali ed ambientali già fragili e poveri) e più gli effetti saranno impattanti.

La vulnerabilità è un campo camilliano: chiede la nostra attenzione all’esclusione sociale, alla povertà, all’emarginazione e alla disuguaglianza. Di fonte alla sofferenza umana e al dolore dobbiamo offrire fede, speranza, giustizia e resilienza (e non solo cibo in modo immediato!!)

Di fronte all’emarginazione siamo chiamati a dare la testimonianza della compassione; è dichiarare lo spirito di frontiera di san Camillo nella testimonianza della tenerezza, affiancando questi uomini e donne offrendo un supporto di crescita nella resilienza ma anche alzando la voce di fronte a quelle ingiustizie che determinano ed aggravano l’impatto dei disastri.

La fedeltà alle nostre radici profetiche di san Camillo e allo spirito di trasformazione ci impone un ministero creativo in uno scenario post-moderno. Non basta avere un cuore che compatisce di fronte alle sofferenze, ma avere anche una testa che analizza i bisogni dei beneficiari ed offre interventi intelligenti, adeguati ai bisogni urgenti ed emergenti, naturalmente organizzando con efficacia le risorse umane ed anche economiche.

Resilienza è abilità nella fragilità: questo è il motto della CTF.

Chi sono i beneficiari dell’intervento di CTF: le famiglie più vulnerabili, le persone che vivono geograficamente più isolate, economicamente isolate, vittime di ingiustizia.

La seconda parte della mattinata è dedicata ai lavori di gruppo per aree linguistiche.

Alle ore 15.00 riprende l’Assemblea: nella prima parte p. Gianfranco Lunardon, Segretario generale, presenta la situazione attuale e i progetti immediati per l’Archivio generale, la Segreteria generale, l’Ufficio comunicazione e la Rettoria di “S. Maria Maddalena in Campo Marzio”.

Premessa

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P. Gianfranco Lunardon

L’Archivio Generale dell’Ordine si compone sostanzialmente di due comparti: quello Storico e quello Corrente.

L’Archivio Generale Storico non ha bisogno di essere presentato, visto il suo valore e prestigio. Quello Corrente, invece, contiene tutta la documentazione in nostro possesso relativa ai religiosi contemporanei ed alle pratiche istituzionali ad essi afferenti. Al termine di ogni anno è compito della Segreteria Generale raccogliere la documentazione prodotta e archiviarla nell’Archivio di Deposito dell’Ordine.

È evidente che la corretta conservazione dei documenti assicura la fedeltà storica dei fatti e rende giustizia alle persone in essi coinvolte. Affinché il materiale possa essere correttamente archiviato e mantenuto è necessario – ad intra – una struttura fisica ed informatica capace di recepire e riproporre su richiesta i documenti in modo preciso e puntuale e – ad extra – una stretta, fedele e puntuale collaborazione tra i Provinciali, Vice-Provinciali, Delegati e la Segreteria Generale.

Archivio Generale Storico

Raccolti dei dati ed organizzazione (informazione nel presente, passato).

  1. Protezione e conservazione dei documenti;
  2. Prosecuzione della digitalizzazione per indici dei documenti dell’Archivio e dell’attività corrente della Segreteria generale;

Archivio Generale Corrente

  1. Censimento dei Religiosi dell’Ordine per completare le cartelle personali
  2. Proposta di ripresa dell’attività sistematica di studio (Team research per il “progetto Novecento” = dalla seconda guerra mondiale in avanti; Vaticano II; espansione missionaria; rinnovo della Costituzione, …).
  3. Offerta al circuito storico più ampio.

Segreteria Generale

  1. Uso più puntuale del Prontuario nella presentazione delle pratiche ufficiali
  2. Report sullo status quo della Revisione della Costituzione dell’Ordine
  3. Approntare un piccolo Ufficio giuridico per poter dibattere in modo serio ed appropriato le questioni ordinarie e soprattutto straordinarie (revisione di Disposizioni Provinciali, documentazione afferente la Santa Sede, valutazione dello status di singoli Religiosi o di singole Province religiose, …).

Ufficio Comunicazione

  1. Intensificare le pubblicazioni di articoli di interesse camilliano sul nostro sito web.
  2. Comunicazione da implementare anche dalla “periferia verso il centro.

Dopo la pausa si riprendono i lavori assembleari con la refertazione in aula delle sintesi dei lavori di gruppo del mattino.

Alcuni avvisi pratici per il pellegrinaggio di domani a Cracovia, Auschwitz, e Czestochowa, concludono la giornata.

GALLERIA FOTOGRAFICA