Il ministero camilliano

ImmagineLa mozione n.22 del 56°Capitolo Generale (Ariccia 2007) recita così: “Il Capitolo generale rediga le linee-guida per un’assistenza camilliana più efficace”.

In ottemperanza al mandato capitolare, il Consultore Generale per il Ministero ha costituito una commissione ad hoc per redigere tali “linee-guida dell’Ordine”. Il documento che avete tra le mani è il frutto di quell’impegno.

Il documento inizia esponendo il cammino storico che il ministero camilliano ha percorso lungo i secoli (Cap.I) a partire dal tempo di San Camillo ai nostri giorni. Poi mette in luce le radici (Cap. II) evidenziando i principi base dai quali non possiamo prescindere e ai quali dobbiamo continuamente fare riferimento se vogliamo calcare con sicurezza, senza pericolo di allontanarci, le orme già tracciate dell’esercizio della misericordia verso gli infermi.

Vengono messi in rilievo gli aspetti principali dell’universo sanitario in cui viviamo (Cap. III), in modo da inquadrare correttamente ed efficacemente la nostra attività ministeriale nello scenario odierno del mondo sofferente, cosicché la nostra azione di intervento sia la più efficace possibile.

Lo spazio più ampio del documento è adibito ad illustrare quali sono e come devono presentarsi i diversi aspetti e momenti, nei quali si articola la nostra missione (Cap. IV), soffermandoci particolarmente sull’importanza dell’annuncio, la proposta sacramentale e la diaconia, vale a dire la maniera in cui si esprime il nostro ministero di servizio, percorrendo anche cammini innovativi rispetto al passato camilliano, quali possono essere i Centri di Formazione, le parrocchie e la Camillian Task Force.

Si para quindi di destinatari del nostro ministero (Cap. V) che sono innanzitutto i malati e la loro famiglia, e gli operatori sanitari, collaboratori preziosi della nostra azione ministeriale.

Attenzione adeguata viene posta alla necessità di agire in unione e collaborazione con la Chiesa universale (Cap. VI), come pure al lavoro determinate dei laici (Cap. VII). La sottolineatura alla necessità dell’aspetto formativo (Cap. VIII) nei vari aspetti e nelle diverse categorie di operatori della salute – noi religiosi dobbiamo metterci al primo posto! – conclude il documento che in tal modo ha toccato i punti nodali del ministero camilliano, offredo i necessari orientamenti ed utili suggerimenti per la sua attuazione.

Questi Orientamenti sono e devono rappresentare per ciascun camilliano uno strumento prezioso di lavoro, necessario per dare ragione ed aggiornare la nostra attività ministeriale di accompagnamento ai sofferenti: un’attività difficile e delicata, che però è tanto più possibile quanto più sarà affiancata dal vigile aiuto del nostro Fondatore e dei numerosi Confratelli che – passati e presenti – ci indicano, quali pietre miliari, il percorso da seguire.

Un sentimento di ringraziamento ai membri della commissione ad hoc, formata da p. Francisco Alvarez, p. Eugenio Sapori, p. Krysztof Trebski, p. Paolo Guarise e p. Angelo Brusco che ne è stato l’estensore principale ed al quale va la nostra più profonda gratitudine.

p. Paolo Guarise

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