Camillian Task Force (CTF) impegnata in Nepal nella missione di sostegno e di riabilitazione

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p. Samuel (Sam) Cuarto

Tre mesi fa un devastante terremoto ha flagellato il Nepal (il 25 aprile 2015). Ha avuto il suo epicentro nel distretto di Ghorka; ha causato la morte di 8.884 persone; ha completamente distrutto circa 598.400 case e oltre 283.600 sono state parzialmente danneggiate. Circa un milione di persone hanno bisogno di assistenza alimentare immediata. Questo primo forte evento sismico è stato successivamente seguito da un secondo terremoto il 12 maggio 2015, con epicentro nel distretto di Sindupalchowk.

Il Nepal ora è sulla strada della ripresa. Tecnicamente la fase dell’emergenza è finita, ma rimangono grandi sfide per il recupero (fisico e personale) che attendono una risposta adeguata e sostenibile.

La Camillian Task ForceItalia invierà il confratello camilliano p. Samuel (Sam) Cuarto – della provincia camilliana delle Filippine – insieme ad un volontario dall’India, il signor Chand Pasha per finalizzare il progetto di supporto psicosociale alla popolazione e la verifica attuativa del piano medesimo. P. Sam partirà da Roma il 30 agosto p.v. e dovrebbe rimanere in Nepal fino al 15 ottobre 2015. Si lavorerà in stretto coordinamento con la Caritas Nepalese. Caritas-Nepal dispone già di un piano globale per il recupero e la riabilitazione dei sopravvissuti al terremoto. La Camillian Task Force lavorerà all’interno di questa sinergia. Condivide i principi del “building back better (BBB)” ossia del “ricostruire meglio”, nella riduzione della vulnerabilità e nella ri-costituzione della capacità di resilienza delle comunità locali in modo inclusivo. Inoltre, la Camillian Task Force promuove e lavora per il rafforzamento del capitale sociale come metodo per costruire la resilienza delle comunità locali colpite da calamità. P. Sam ha collaborato con la CTF-Italia fin dall’inizio del programma di intervento in Sierra Leone, nell’emergenza generata dal virus Ebola, insieme al religioso camilliano fr. Luca Perletti. La sua responsabilità principale riguarda lo sviluppo di programmi per gli interventi in fase di emergenza determinata da calamità, nonché il rafforzamento delle capacità di intervento delle organizzazioni periferiche della CTF nelle nostre diverse province e delegazioni nel mondo.

Sam sostiene che nel contesto complessivo degli interventi e delle priorità della Caritas-Nepal, l’attività della CTF si svilupperà un quadro logico del intervento dell’area assegnata, in particolare nella zona di intervento psicosociale che è mancata nei tentativi di recupero e di sostegno realizzato dalle organizzazioni umanitarie locali. Inoltre, egli ritiene che la CTF che ha già maturato esperienze significative in interventi di sostegno psico-sociale, si mantiene aperta ad intraprendere anche altre attività nei settori della salute e dello sviluppo con la coerente consapevolezza che l’attenzione primaria del suo intervento sono i più poveri tra i poveri e i più vulnerabili. La durata dell’intervento CTF in Nepal è di un anno e potrebbe estendersi oltre fino a sei mesi. Questa missione sarà guidata da CTF-Italia in stretta collaborazione con la CTF-India che aveva risposto prontamente nell’immediatezza dell’emergenza con la fornitura di personale e di servizi sanitari per i villaggi più remoti colpite dal sisma.