Auguri Francesco!!

Oggi, 17 dicembre 2014 in occasione del compleanno di Papa Francesco, dedichiamo un breve articolo che rispecchia ancora meglio lo stile dell’uomo e la qualità della fede del Vescovo di Roma

LA RENAULT 4 DEL PARROCO CHE DIVENNE PAPAMOBILE

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Papa Francescso e don Renzo Zocca

Venerdì 12 dicembre u.s., a Borgo Vittorio (Roma), zona limitrofa al Vaticano, è stato presentato il libro di don Renzo Zocca, dal titolo «PAPA FRANCESCO ON THE ROAD. DON RENZO ZOCCA UN INCONTRO SULLE STRADE DELLA CARITA’». L’incontro è stato introdotto e moderato dal religioso camilliano p. Augusto Chendi.

Ve la ricordate la Renault bianca di Papa Francesco? Le foto spuntarono il giorno della grande veglia per la pace in Siria, un anno fa, il sette settembre 2013. Si trattava di una Renault 4 del 1984, targata Verona 779684. Dietro quell’utilitaria degli anni ’80 c’era una storia di carità lunga 300 mila chilometri. L’auto apparteneva a don Renzo Zocca, oggi parroco di Santa Lucia di Pescantina, a Verona. Riposava in un garage, un po’ acciaccata. Il sacerdote veronese gli aveva fatto fare la revisione e l’aveva fatta certificare come auto d’epoca.
Don Renzo, 71 anni, ha un passato di sacerdote di periferie. Ha fondato la cooperativa l’Ancora, che dà lavoro e assistenza a tanta gente. E’ stato parroco del quartiere operaio Saval, a Verona. Con quell’utilitaria di 800 cc e 30 cavalli, con il cambio a 4 marce accanto al volante e i sedili simili a sedie a sdraio, don Renzo ha cominciato a percorrere in lungo e in largo il quartiere, sconfinando fuori dalla parrocchia: i campi scuola, l’oratorio estivo, i centri di accoglienza, la Val D’Aosta, le Dolomiti, Roma… insomma, alla fine il tachimetro segnava 300 mila chilometri.

Ora l’auto è ufficialmente una papamobile. Come una cenerentola automobilistica, ora è targata SCV1, la targa delle auto dei pontefici, ed è stata sistemata nel Padiglione delle carrozze, all’interno dei Musei Vaticani, accanto alla papabile di Benedetto XVI e alla Campagnola di Giovanni Paolo II, su cui subì l’attentato del 13 maggio 1981, alla prima papa mobile di Pio XI e alle carrozze dei papi. Pare che ogni tanto, il portone dietro l’auto si apra e papa Francesco la utilizzi per compiere i brevi tragitti all’interno del Vaticano, lo Stato più piccolo del mondo, con i suoi 44 ettari.

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La Renault 4

“Ma vai tranquillo, che qui non passa mai nessuno”. Sono state più o meno queste le parole che Papa Francesco ha rivolto al parroco di Santa Lucia di Pescantina, don Renzo Zocca, quando si sono messi in macchina, una vecchissima Renault 4 con la quale Bergoglio si sposta all’interno del Vaticano, invitandolo a imboccare contro mano una strada della “santa cittadella”, trasformatasi per un giro in pista automobilistica molto spericolata.

Ma come guida il Papa? Don Zocca risponde che è disinvolto e molto sicuro. «Non ho dovuto insegnargli nulla perché, appena ha visto la Renault, mi ha detto che a Buenos Aires aveva un’auto uguale e che non l’aveva mai lasciato a piedi. E pure io, in tanti anni, non ho avuto problemi». Don Zocca, che siamo andati a trovare nella sua canonica di Pescantina, rivive con intensa emozione l’attimo in cui ha incontrato il Pontefice, offrendogli la sua vecchia auto: «Mi ha abbracciato e sono scoppiato a piangere». Lo scorso giugno Bergoglio aveva detto che i papi, i cardinali, i vescovi, i preti e le suore, non devono avere auto lussuose perché la Chiesa deve essere povera e tali devono essere i suoi ministri. A tutti era rimasta impressa quella considerazione che equivaleva a un rimprovero rivolto a molti religiosi che hanno smarrito la strada dell’umiltà.

Don Zocca ha quindi subito rivolto uno sguardo dalla finestra alla sua Renault, vecchia di trent’anni, ma pulita, parcheggiata nel cortile della canonica. «Ecco la macchina del Papa, basterà far sostituire il motore, dargli una nuova vita, e poi sarà a posto, dato che la carrozzeria è ancora in ottimo stato, così come le gomme» si è detto, non immaginando che Bergoglio l’avrebbe accettata. E subito ha preso carta e penna: «Vostra Santità…».

La risposta del Papa non si è fatta attendere. «Il 10 agosto, alle ore 10 e 19 mi ha telefonato al cellulare: pronto sono Papa Francesco…». «Sia lodato Gesù Cristo» ha risposto d’istinto l’incredulo interlocutore. E sabato scorso la R4, lustra come se fosse appena uscita dalla fabbrica, e con le gomme che odoravano ancora di nuovo, è arrivata alla Città del Vaticano a bordo di un carro attrezzi, scortata da don Zocca e dai suoi parrocchiani, scesi in pullman da Verona. Al Papa, oltre all’auto, è stata consegnata una maglietta gialla realizzata da alcuni ragazzi delle comunità in cui opera Don Zocca, una di quelle t-shirt che il sacerdote vende per finanziare le sue opere di carità. «A quanto la vendete?» ha chiesto il Papa, interessato all’acquisto. «Chiediamo 5 euro» ha risposto il parroco. E il sommo Pontefice l’ha voluta pagare a tutti i costi, pure con un sovrapprezzo. Ha tirato fuori dalla tasca 10 euro e li ha consegnati al prete venuto da Verona.

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La copertina di “Papa Francesco On the Road”

Papa Francesco On the Road

Don Renzo Zocca, un incontro sulle strade della carità

Gesù, prima di allontanarsi in modo definitivo dai suoi per raggiungere il Padre, aveva promesso e poi mandato lo Spirito Santo perché i Discepoli lo testimoniassero in tutto il mondo…
È così che la Terza Persona della Santissima Trinità ha suscitato esperienze umane che, pur lontane tra loro migliaia di miglia, hanno prodotto frutti di carità simili, alimentati dalla Parola di Dio, dall’Eucaristia e dalla Carità.
Ci sembra che un filo sottile ma resistente abbia unito la periferia di Buenos Aires a quella di Verona, facendo intravedere un ricamo bellissimo, composto dalle storie di tante vite unite assieme in un’opera straordinaria che parla solo d’Amore…

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