Il III Capitolo Generale (15 aprile – 6 maggio 1602)

IMG_1147Con la Superna disposizione, bolla firmata da papa Clemente VIII il 29 dicembre 1600, viene ulteriormente determinata la struttura giuridica dell’ordine e si pone fine a un periodo di tensione tra i membri sul modo di intendere il servizio negli ospedali.

Camillo ottiene sostanzialmente il suo intento, e la sua più grande aspirazione è quindi di metterla in pratica, con l’assunzione del servizio completo di nuovi ospedali, oltre quello di Milano, dove da cinque anni, i suoi Religiosi sono impegnati.

Però, per ogni nuova iniziativa, occorre il consenso dei Consultori, secondo i decreti del II Capitolo Generale. Per accontentare il Fondatore la Consulta decide di accettare un ospedale. Viene scelto l’Ospedale di S. Maria Nova di Firenze. Vengono nel frattempo fondati nuove Case in tutta Italia e Camillo ottiene l’assunzione dell’assistenza completa in diversi ospedali.

Il malcontento dei Confratelli, però, cresce e il Santo è richiamato a Roma per il III Capitolo, che ha inizio il 1 aprile 1602. I partecipanti sono 29, 20 Sacerdoti e 9 Fratelli. In confronto al Capitolo precedente si nota un buon ricambio di elementi nuovi (la metà). Avevano già partecipato, fra gli altri, P. Oppertis, P. Nigli e P. Cicatelli.

Presiede  Mons. Leonardo Benaglia, prelato della Congregazione della riforma apostolica, delegato da Clemente VIII. Vengono riviste e riordinate le Costituzioni preparate dalla Consulta e approvate da Mons. Seneca, le Regole comuni, i Canoni penitenziali e alcuni decreti della Consulta di carattere generale.

Camillo mette tutto il suo impegno per far annullare dodici Costituzioni sul governo centrale, nelle quali si richiede il consenso dei Consultori, da parte del Generale, in determinate circostanze. Assicura che non sia più il caso di tenerlo così legato, dopo che ha ottenuto quanto desidera riguardo la servizio completo degli ospedali. Alla fine, il Santo ottone quanto da anni gli viene negato in Capitolo e fuori. Come per incanto e per quasi miracolo cadono di colpo tutte le opposizioni e le difficoltà. I suoi Religiosi, presi da un sacro timore di resistergli o piuttosto vinti dall’amore che gli portano, riconoscono il suo particolare carattere carismatico di Fondatore e, vincendo ogni prudenza umana, danno carta bianca all’ardore della sua inesausta carità.