Itinerario giubilare camilliano – Porto di Ripetta

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Porto di Ripetta
Porto fluviale di una certa importanza ancora al tempo di San Camillo poiché vi approdavano numerose imbarcazioni mercantili provenienti lungo il Tevere dall’Umbria, dall’alto Lazio e dalla Sabina con prodotti indispensabili per l’approvvigionamento dell’urbe. Uno dei “luoghi storici di Roma sparita” il cui ricordo è affidato a una piazza o a una via, create nelle adiacenze dei reali siti non più esistenti, nelle vicinanze dell’Ara Pacis, all’imbocco di Ponte Cavour.

La presenza di San Camillo

Sul finire del 1571, ancora giovane scapestrato, Camillo è convalescente all’Ospedale San Giacomo e lavora come inserviente per ripagare l’ospitalità. Tuttavia, per i suoi continui litigi con gli altri inservienti, ma soprattutto perché, incline al gioco delle carte, lascia spesso il servizio agli infermi per andare a giocare coi barcaroli fermi al Porto di Ripetta, viene licenziato. Il Maestro di Casa dell’ospedale lo caccia, infatti, in seguito al ritrovamento di un mazzo di carte sotto il capezzale del suo letto. A distanza di qualche anno la presenza di Camillo nel piccolo porto fluviale è di tutt’altra natura: imbarcandosi da lì i poveri appestati, espulsi dalla città, Camillo cerca con le sue preghiere di convincerli a non salire sulle barche, scatenando l’ira dell’uomo che amministra le partenze di quei reietti. Volendo placare la sua rabbia con l’umiltà e la preghiera, Camillo gli si inginocchia davanti chiedendogli di lasciare lì almeno i più distrutti e macilenti, che quasi non si reggono in piedi. Cosa che alla fine ottiene, pur continuando a dolersi della perdita degli altri, che cerca di consolare ad alta voce mentre li vede tristemente partire.

Quello che è rimasto

Non ci sono prove fisiche del passaggio del nostro Santo, se non testimonianze scritte che ce lo descrivono mentre gioca a carte coi barcaioli del porto quando, ancora giovane scapestrato, è convalescente all’Ospedale S. Giacomo e fa da inserviente per ripagare l’ospitalità (1571). In altre, invece, ben più edificanti, lo vediamo compiere atti di carità e assistenza verso gli appestati dell’Ospedale San Giacomo degli Incurabili che venivano trasportati via su chiatte dal porticciolo.

Da vedere: Chiesa San Rocco

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Ara Pacis e Chiesa di San Rocco

sulla stessa Piazza del Porto di Ripetta, venne fabbricata per iniziativa della Confratenita di S. Rocco, formata dai barcaroli e dagli scaricatori del porto, su una precedente chiesa abbandonata dedicata a S. Martino, fino a poco tempo prima affidata a eremiti dalmati. Consacrata nel 1502, vi sorse annesso pochi anni dopo l’ospedale in cui venivano ricoverati i malati delle varie Università di artieri congregate alla Compagnia di S. Rocco. La chiesa non è quella del tempo di San Camillo, ma una nuova la cui fabbricazione iniziò nel 1657. La cappella vicino all’altare maggiore, dove si trova l’immagine scolpita di Maria Vergine (forse quella venerata da San Camillo), scolpita nel 1665 fu ornata di pietre e marmi col disegno di Niccolò Menghino; le pitture nella cupola sono del figlio di Antonio Carosi Genovese. Sull’altare maggiore, fatto fare dal cardinal Francesco Barberini decano, un quadro rappresenta nostro Signore e S. Rocco con gli appestati, opera di Giacinto Brandi.

Nei dintorni

Ara Pacis: L’Ara Pacis Augustae è un altare dedicato da Augusto nel 9 a.C. alla Pace nell’età augustea, intesa come dea romana, e posto in una zona del Campo Marzio consacrata alla celebrazione delle vittorie. Rappresenta una delle più significative testimonianze dell’arte augustea ed intende simboleggiare la pace e la prosperità raggiunte come risultato della Pax Romana.

Dal “Porto di Ripetta” si prosegue verso la Madonnina dei Miracoli, nei pressi del Ponte Regina Margherita, raggiungibile a piedi continuando su via di Ripetta in direzione Piazza del Popolo (700 m).

Come arrivare

indexDalla Stazione Termini prendere la linea metro A, scendere alla fermata Spagna e proseguire a piedi per 950 m.

Dalla Stazione Tiburtina prendere la linea metro B, scendere a Termini e prendere la linea metro A, scendere alla fermata Spagna e proseguire a piedi per 950 m.

Linee autobus 186 – 628 – 81 – 87 – 492 – 70 – 87 C3, scendere alla fermata Ripetta

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