Pellegrinaggio del Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute) al Paese natale di San Camillo de Lellis

Schermata 2013-09-16 alle 13.48.28di P. Augusto Chendi, M.I., Sottosegretario al Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari

Il 2 ottobre prossimo il Pontificio Consiglio per la Pastorale degli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), guidato dal suo Presidente, S.E. Mons. Zygmunt Zimowski, si recerà in pellegrinaggio a Bucchianico, che ha dato i natali a San Camillo de Lellis. Tale evento costituisce un ulteriore segno di riconoscenza e di filiale devozione che il Dicastero vaticano riconosce a San Camillo, quale originario iniziatore di una nova schola caritatis al servizio degli infermi e protettore, altresì, sia degli operatori sanitari, degli ospedali, sia anche delle persone ammalate. Infatti, il Pontificio Consiglio costituisce nella Chiesa lo strumento propulsivo ed operativo con il quale il Santo Padre manifesta la vicinanza della Chiesa al mondo della salute, interpretando ancora oggi il mandato di Gesù: “Andate, insegnate e curate gli infermi” (Mt 10, 6-8).

I Superiori e i componenti del Dicastero saranno presenti nel Santuario alle ore 11,00 per la celebrazione della Santa Messa, alla quale hanno già assicurato la propria presenza ammalati, accompagnati dai familiari e dal personale dell’UNITALSI delle sezioni dell’Arcidiocesi di Chieti, nonché lo stesso Arcivescovo del Capoluogo chietino, S.E. Mons. Bruno Forte, le Autorità locali e le Suore Figlie di San Camillo che operano nella chiesa di Santa Chiara in Bucchianico. A motivo dell’eccezionale evento, durante la Santa Messa verrà anche amministrato il Sacramento dell’Unzione degli Infermi per le persona ammalate che ne faranno richiesta.
Nel pomeriggio, dopo il desco fraterno consumato in loco, seguirà la visita ai ‘luoghi camilliani’ annessi al Santuario nonché alla tomba del Venerabile Servo di Dio Nicola d’Onofrio, sepolto nella cripta del medesimo e per il quale il 5 luglio scorso il Santo Padre Francesco ha firmato il Decreto che ne riconosce le Virtù eroiche.
La schola caritatis di San Camillo, pertanto, non si esaurisce, ma si arricchisce e si incrementa della testimonianza di coloro che ne seguono ancora oggi le orme e si prodigano con professionalità e amore, sostenuti dalla fede, per il prossimo sofferente. L’esempio di Nicolino, poi, attesta anche come con la prova della sofferenza anche il malato non sia solo beneficiario di aiuto, ma possa anche essere egli stesso ‘protagonista’ di amore, rendendo una testimonianza di fede anche quando si vive in prima persona il mistero del dolore, della malattia e dell’emarginazione.
Il pellegrinaggio del Pontificio Consiglio, nell’ambito delle Celebrazioni per il IV Centenario della morte di San Camillo de Lellis, si iscrive pertanto nel solco della carità istituita dal santo di Bucchianico, per trarre nuovo impulso nel servizio che questo particolare Dicastero della Curia Romana è chiamato ad esercitare nella Chiesa, nel promuovere sia il bene che deve essere reso al sofferente, sia il bene che con la propria sofferenza può essere testimoniato nella Chiesa e nel mondo, quale segno efficace ed eloquente di evangelizzazione.