La sofferenza dell’uomo innocente è, da sempre, al centro di interesse storico, letterario, teologico, filosofico e psicologico. L’enigma dell’irriducibilità del dolore resiste tuttavia a qualsiasi forma di sapienza, pervenendo allo scacco di ogni discorso concettuale. L’opera si propone di affrontare, attraverso l’analisi filologica del Libro di Giobbe, il problema sempre attuale dell’assurdità del male innocente che rimane irrisolto, ma che trova una sua originale chiave di lettura nell’incontro tra Dio e l’uomo, rinnovato dal dono della fede. Di fronte all’interrogativo angosciante del soffrire, Gesù Cristo con la sua vita, la sua morte e la sua resurrezione, è l’unica offerta di senso per l’uomo. Quel grido di Gesù sulla croce :”Perché mi hai abbandonato?” (Mt. 27,46), mostra un Cristo che si appella a Dio contro Dio, ma che pone tutta la sua fiducia e la sua speranza nel Dio che l’abbandona.
Articoli correlati
“Lo stile di Gesù” – Libro di p. Luciano Sandrin MI
Papa Francesco definisce lo stile di Dio con tre parole: compassione, vicinanza, tenerezza. È lo stile…
«Es bueno dar gracias» con José Carlos Bermejo
La casa editrice Mensajero (Comunicación Loyola) ha lanciato una nuova proposta editoriale sotto la guida di…
I Camilliani su Facebook
I Camilliani su Twitter
I Camilliani su Instagram