Carisma e spiritualità della missione camilliana

 CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE – (Bucchianico)

Calisto Vendrame

Introduzione

Il nostro carisma e la nostra spiritualità hanno due aspetti. Uno  che è comune con tutti gli istituti religiosi ed è costituito dal carisma della vita religiosa, che in fondo è la stessa vita cristiana vissuta nella radicalità della sequela di Cristo. Il religioso adotta non solo la missione, ma anche lo stile de vita di Cristo. L’altro aspetto è specifico del nostro Ordine: il servizio nel mondo della salute, come testimoni dell’amore sempre presente di Cristo verso gli infermi. Non sono due carismi separati uno dall’altro, ma è uno stesso carisma che è vissuto in una duplice dimensione che possiamo distinguere per meglio penetrare la sua densità. Di ambedue gli aspetti tratteremo nel corso di questa settimana. Nell’altra settimana cercheremo di approfondire il fondamento biblico del nostro ministero e acquisire una aggiornata  conoscenza di quelle parti della sacra scrittura che riguardano la cura dei malati.

Rinnovamento e aggiornamento

Il nostro è un corso di rinnovamento di mente, di cuore, di vita, perché possiamo vivere e lavorare per il Regno con più gioia, efficacia, entusiasmo e gratificazione.

Questo rinnovamento suppone un aggiornamento della nostra visione biblica e teologica. Noi siamo quello che pensiamo. Con il tempo finiamo sempre vivendo d’accordo con le nostre convinzioni profonde. Di qui la necessità di una continua conversione della nostra mente nel contatto con la Parola di Dio per migliorare e progredire. Non è solo con lo sforzo di volontà che riusciamo a cambiare. È cambiando visione che, senza sforzo, lasciamo quello che non ha valore per noi. Per ciò non basta  una convinzione intellettuale, astratta, ma bisogna acquisire  una convinzione vitale. È il fulgore della verità che ci attira, orienta la nostra  libertà, ci converte e ci trasforma.

La nostra vita è giustamente comparata a una ruota che non può  girare senza progredire, disinnescata dal tempo. La società è in  continuo cambiamento e la vita religiosa, come la Chiesa,  non può rimanere ferma nel tempo. Viviamo in un periodo di crisi di crescita. Non è solo un problema della Chiesa: siamo di fronte ad una crisi di crescita della società e dell’uomo stesso. È in questo contesto che vivono e operano i religiosi.

Il Vaticano II ha segnato una svolta piena di promesse. Esaminando i documenti da esso emanati, possiamo costatare che due sono i valori fondamentali messi in luce e che si trovano presenti in tutti; due valori che sembrano opposti, ma che si richiedono e si completano a vicenda: il  valore  della persona umana e allo stesso tempo il valore della comu­nità. L’uomo si realizza solamente in comunità e la comunità è solamente degna di questo nome se ri­sulta in una comunio­ne di persone li­bere, partecipanti e cor­responsabili.

Questa visione sta alla base di tutto il rinnovamento portato dal Concilio. E la VR, che è molto sensi­bile  a tutto quanto avviene nella vita della Chiesa, lo è spe­cialmente in quello che riguarda questa visione di fondo, che cambia notevolmente il modo di vivere e agire dei religiosi. Senza un adeguato aggiornamento, il religioso si troverebbe spaesato nei suoi rapporti con le nuove generazioni e handicappato nella sua attività, con grave   perdita di gratificazione, di entusiasmo e di efficacia apostolica.

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