Scritto a quattro mani da una clarissa e da un benedettino, il libro propone quattordici ritratti, o icone, di altrettanti personaggi biblici – da Adamo a Gesù – nei quali è possibile contemplare il senso, la bellezza, le esigenze, le lotte, le cadute e i possibili fallimenti nella vita dei consacrati. Siamo nel grande solco della “lettura spirituale” della Bibbia, condotta in chiave antropologica, nel senso che dalla Scrittura e dai suoi personaggi si prende spunto per una riflessione sulla condizione umana di sempre e soprattutto di oggi. Sono parole antiche e nuove, dell’Occidente e dell’Oriente, di pontefici e di poeti, scritte per i consacrati e per ogni cristiano.
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