Il progetto “Ascoltami”

Da Missione Salute Luglio Agosto 2021

Lo stato di emergenza causato dalla pandemia tutt’ ora in essere ha imposto alle RSA di tutta Italia di interrompere le visite in presenza, con una ricaduta importante sull’umore di molti ospiti. Per sopperire alla provazione relazionale, lRSA Ovidio Cerruti di Capriate San Gervasio ha aderito a un progetto sperimentale di musicoterapia.

La musicoterapia è una tecnica che usa il suono e la musica per facilitare l’espressività e agevolare l relazione interpersonale, spesso vengono usati suoni pre-registrati, per aiutare il fruitore a sviluppare stati emotivi utili a superare il proprio malessere.

Proprio su questo principio si basa il progetto ASCOLTAMI, un percorso che coinvolge sia gli ospiti che i loro parenti, al fine di creare una relazione che procuri benessere a entrambi. Lo scopo del progetto è rafforzare l’aspetto emotivo di ogni ospite portandogli “la voce” del proprio parente, nella convinzione che ciò possa mantenere vivo il legame familiare e incidere sul benessere psicofisico.

Il percorso

Il progetto prevede che ogni parente registri un messaggio vocale; questo verrà riprodotto con l’ausilio di una cuffia audio personalizzata e ascoltata dal singolo ospite, in una dimensione privata. Ogni familiare è stato invitato a registrare messaggi settimanali con ciò che ritiene piacevole per il proprio caro: qualcuno ha voluto descrivere le vicende della famiglia: qualcun altro ha registrato racconti, canzoni o poesie; altri hanno coinvolto amici e vicini di casa, proponendo varietà di voci e contenuti.

L’uso delle applicazioni per cellulare rende quest’operazione estremamente semplice, pure per persone poco pratiche di tecnologia. Lo strumento elettronico rende istantaneo anche l’invio dei messaggi al musicoterapista, ideatore e responsabile del progetto, che si occupa di predisporre ogni cuffia con i relativi messaggi.

Una volta predisposte, le cuffie sono pronte per essere utilizzate più volte a settimana; chi ha difficoltà nell’indossarle da solo, riceve l’aiuto del personale della Struttura.

Il progetto è partito nel mese di novembre del 2020 con l’adesione del reparto “Ancora Vita” grazie all’aiuto dell’associazione “Amici di Marina”. Successivamente si sono aggiunti il nucleo Alzheimer e il reparto Rsa, coinvolgendo un totale di 21 pazienti con i relativi familiari.

Aspetti positivi

A fine febbraio 2021 il progetto contava circa 250 messaggi, per un totale di 1200 minuti di parole, musica ed emozioni e ha mostrato numerosi aspetti positivi: l’uso di cuffie con registrazioni di elevata qualità audio permette una sensazione simile all’avere il familiare accanto; con questo sistema è possibile coinvolgere pazienti che, a causa delle difficoltà cognitive, interagiscono in modo limitato anche in presenza; un altro vantaggio è l’assenza di limiti di tempo, dato che il parente può registrare più messaggi e l’ospite può ascoltare diverse volte.

Si è poi notato che il messaggio privato si avvicina molto al dialogo in presenza, mantenendo le caratteristiche di spontaneità e intimità. In questi primi mesi si può dire che il progetto ha portato n vantaggio utile sia al parente a casa – che non si sente più lontano e impotente – che all’ospite rasserenato dalla vicinanza di una voce conosciuta. È importante ricordare che l’udito è il primo dei sensi a svilupparsi nel feto (come dimostrano molti studi) e il ricordo di ciò che percepiamo attraverso di esso permane nella nostra memoria per molto tempo, anche in soggetti gravati da una malattia degenerativa. Chiunque lavoro con anziani può confermare che la perdita della memoria cognitiva non comprometti il ricordo di musiche e suoni; ci si può dimenticare della faccia di un nipote, ma non della sua voce.

Per questo il progetto ha raccolto l’entusiasmo dei parenti e ha trovato immediato riscontro nel benessere degli ospiti, che hanno mostrato di conoscere la voce del familiare, ognuno a proprio modo: c’è chi ha iniziato un dialogo con il parente, come fosse presente, chi ha mostrato il legame affettivo attraverso il pianto e il sorriso, entrambe emozioni importanti che aiutano a restare umani.