Itinerario giubilare camilliano: borgo Sant’Angelo

Uno dei più ampi siti di “Roma sparita”, scomparso a seguito della radicale ristrutturazione dell’area che circonda il Vaticano intorno al 1930, quando l’intera parte centrale del Rione venne drasticamente demolita per l’apertura di un larghissimo viale, ossia via della Conciliazione. Il nome ha origine sassone (Burg è un piccolo villaggio racchiuso entro una cinta muraria), il numero di studenti sassoni che abitavano in questo Rione era infatti molto alto. Nasce dagli accampamenti dei pellegrini attorno al luogo di sepoltura dell’Apostolo Pietro, dove un po’ alla volta cominciarono a sorgere ostelli e centri di carità. Papa Leone IV (8447-855) eresse poi tutt’attorno una cinta muraria a protezione della Civitas Nova.

La presenza di San Camillo

Nell’estate del 1596 un’epidemia mette in ginocchio la città di Roma. Il Pontefice ordina che ogni Cardinale disponga l’assistenza degli infermi nella propria parrocchia. A Camillo e i suoi compagni vengono affidati i poveri infermi di Borgo Sant’Angelo, essendo il Nostro Santo già all’epoca conosciuto come “padre di tutti i poveri”. I Camilliani si dividono così gli incarichi: due vanno continuamente in compagnia del medico per tener conto di tutto ciò che viene ordinato agli infermi; altri due vanno aiutando e visitando i morenti; otto di loro vanno invece mattina e sera con altrettanti facchini trasportando tutto il necessario all’assistenza, dispensando porta a porta quanto ordinato dal medico.

Quello che è rimasto

Il Borgo può essere “risuscitato” soltanto attraverso le incisioni presenti in libri precedenti la demolizione. Le parti che rimangono, soprattutto nella metà settentrionale, ancora mostrano l’impianto stradale originale fatto di lunghe strade chiamate anch’esse “borghi”. La Chiesa rinascimentale di S. Maria in Traspontina fu risparmiata dalla demolizione, così come la fontana che, da una piazza non più esistente, fu spostata a S. Andrea della Valle.

Da vedere

Altare-Maggiore1Maria in Traspontina: la chiesa fu fondata nel XVI sec. in sostituzione di una più antica, fatta demolire da Pio IV perché di ostacolo alle traiettorie delle bombarde di Castel Sant’Angelo. Per lo stesso motivo la cupola è molto schiacciata. L’architetto dell’edificio fu il bolognese Ottaviano Mascherino, che edificò anche il primo nucleo del Palazzo del Quirinale.

Magnifici edifici dallo stile severofuronocostruiti da alti prelati e nobili all’inizio del XVI secolo. I più importanti sono: Palazzo Branconio dell’Aquila, progettato da Raffaello Sanzio; Palazzo Caprini di Donato Bramante (una casa più tardi acquistata da Raffaello, e divenuta poi parte del Palazzo dei Convertendi); Palazzo Castellesi, costruito dal cardinale Adriano Castellesi, attribuito ad Andrea Bregno o Bramante ed una copia in scala minore del Palazzo della Cancelleria; Palazzo dei Penitenzieri, opera di Baccio Pontelli. Questi ultimi tre palazzi si affacciavano su di una piccola piazza (Piazza del Cardinale di San Clemente, più tardi Piazza Scossacavalli), che divenne la più importante del Borgo.

Nei dintorni

Piazza San Pietro: la celeberrima piazza, notevole esempio di architettura ed urbanistica barocca, è dedicata all’omonimo Santo ed è quotidiano punto d’incontro per migliaia di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. L’obelisco Vaticano che oggi si trova in Piazza San Pietro era anticamente sato eretto dall’imperatore Caligola lungo la spina di un circo romano. Ereditato da Nerone, il circo fu teatro del martirio di molti Cristiani tra cui quello di San Pietro. Il Papa Sisto V lo fece spostare nel 1586 nella sua posizione attuale.

Castel Sant’Angelo: detto anche Mausoleo di Adriano, è collegato allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del “passetto”. Il castello è stato radicalmente modificato più volte in epoca medioevale e rinascimentale. È situato sulla sponda destra del Tevere, di fronte al pons Aelius (attuale ponte Sant’Angelo) nel rione di Borgo.

Da Borgo San’Angelo si prosegue per Ponte Sant’Angelo: a piedi, costeggiando Castel Sant’Angelo in direzione del Tevere (400 m).

Dalla Stazione Termini prendere la linea metro A, scendere alla fermata Ottaviano e proseguire a Piedi
Dalla Stazione Tiburtina prendere la linea metro B, scendere a Termini, prendere la linea autobus 40, scendere alla fermata Traspontina/Conciliazione.
Linee autobus 23 – 271 – 40 fermata Traspontina/ Conciliazione
atac.roma.it
Linea metro A, scendere alla fermata Ottaviano e proseguire a piedi in direzione San Pietro e poi verso Castel Sant’Angelo (1 km ca.) www.atac.roma.it