Madrid eXchange: messaggio del Superiore Generale

COPERTINA-MADRIDMessaggio del Superiore Generale al Forum dei Direttori dei Centri Camilliani di Pastorale Sanitaria, delle Università, del Camillianum e dei Medici Camilliani

Madrid, 21-24 aprile 2016

Ai miei stimati Confratelli Camilliani che operano nel campo dell’educazione nel mondo della salute e della cura, salute e pace!

Sono impossibilitato ad essere presente oggi – per quanto io lo desideri molto – a questo importante incontro dell’Ordine che riunisce le diverse iniziative camilliane e le istituzioni di formazione nei settori dell’educazione, della pastorale e dell’umanizzazione della salute, a motivo della mia visita pastorale già programmata alle comunità camilliane di tre paesi dell’Africa orientale: Kenya, Uganda e Tanzania. Vorrei condividere questo messaggio di saluto e di apprezzamento con tutti i partecipanti che intuiscono l’importanza di questo incontro, in sintonia con p. Aris Miranda, Consultore per il Ministero e coordinatore di questo evento.

Questo forum dei direttori e dei responsabili (religiosi e laici) di Centri di Formazione (Centri di Pastorali e di Umanizzazione, del Camillianum, delle Università e i Medici Camilliani) mira in primo luogo a stabilire e rafforzare la cooperazione tra tutte queste iniziative di formazione camilliana nel campo sanitario, della promozione della salute e del diritto di accesso alle cure sanitarie, nonché di scambiare e di conoscere i programmi e le iniziative pratiche di questi centri.

Tra gli obiettivi specifici possiamo segnalare:

1) conoscere i programmi (corsi di formazione professionale sulla pastorale ed umanizzazione della salute) offerti come elementi qualificanti di questi centri, del Camillianum e delle università camilliane;

2) creare un quadro di cooperazione e di reciproca sinergia nel campo della ricerca, della formazione e della promozione della salute, valorizzando le nostre istituzioni e gli esperti in questo settore;

3) mappare i bisogni specifici che emergono dal contesto in cui si vive (inculturazione del carisma), al fine di comprendere e di rispondere in modo appropriato ai bisogni di salute delle persone e delle comunità;

4) coinvolgere i nostri centri, il Camillianum e le università nel rispondere alle sfide attuali nel mondo della salute in particolare nelle situazioni di emergenza e di disastro, costruendo e/o rafforzando la resilienza della popolazione e delle comunità più vulnerabili.

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Madrid eXchange

Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di camminare insieme, orientati verso la stessa direzione con i nostri valori, obiettivi, piani strategici strutturati ed armonizzati secondo il Progetto e le priorità dell’Ordine come richiesto dai Capitoli generali, dalla comunità ecclesiale e dalle diverse esigenze emergenti dalle diverse istanze. Camminando in solitaria come ‘cecchini’ o come ‘carismatici’, semplicemente non possiamo avere un futuro. Il futuro non si improvvisa. La grande sfida dal punto di vista della leadership comunitaria (dinamica del nostro Ordine) è quella di progettare e costruire insieme. Per questo motivo è stata posta grande cura nell’organizzazione di questo evento. Sono trascorsi quasi dieci anni dall’ultima edizione di un incontro con queste finalità nell’ambito del ministero camilliano.

L’attuale Governo generale dell’Ordine (2014-2020), attraverso l’organizzazione di questo incontro, attualizza le linee guida operative per il ministero come indicato nel Progetto Camilliano di Rivitalizzazione della Vita Consacrata, approvato dal 57° Capitolo generale dell’Ordine, celebrato a maggio 2013 ad Ariccia (RM) e confermato dal 58° Capitolo generale straordinario celebrato a giugno 2014 sempre ad Ariccia (RM).

   Enumerando le iniziative già in essere, nell’ambito dell’educazione e della formazione nel contesto del mondo della salute, possiamo osservare una pluralità e diversità di attività. Ci sono università e centri di umanizzazione e la Pastorale della Salute già strutturati da diversi anni, che conferiscono i gradi accademici di  master, dottorato e post-dottorato, riconosciuti canonicamente dalla Chiesa (in Italia) o civilmente da parte dei ministeri dell’istruzione nei rispettivi paesi in cui operano, come il Camillianum – incorporato alla Pontificia Università Lateranense di Roma (laurea in Teologia Pastorale Sanitaria) – , la São Camilo University a San Paolo in Brasile (laurea in Bioetica). Altri centri offrono corsi di specializzazione, master in etica, bioetica ed umanizzazione in collaborazione con altre università o istituzioni come il Centro Camilliano di Umanizzazione operante a Madrid, Verona, Bogotà … Il loro obiettivo primario e comune è la promozione dei valori camilliani, secondo la sensibilità propria della nostra missione di promuovere e umanizzare il mondo della salute, formare gli operatori sanitari e gli operatori pastorali impegnati nella cura dei malati con competenza tecnico-scientifica, ma anche animati dall’umanesimo samaritano e camilliano. Insieme a questi moduli tradizionali di umanizzazione, che sono già stati elaborati e riconosciuti a livello internazionale, stiamo monitorando anche nuove espressioni emergenti in Africa ed in Asia che hanno bisogno del nostro sostegno, della rinnovata sinergia di talenti, e di risorse materiali e umane. L’incontro mira anche a rispondere a queste esigenze.

Il Progetto Camilliano di Rivitalizzazione dell’Ordine invita a “dilatare l’orizzonte del ministero – su mandato della comunità – oltre il limitato ambito delle nostre opere apostoliche (cure palliative, prevenzione, salute pubblica, chiesa domestica, assistenza domiciliare, educazione e promozione della salute, ecc.)” (cfr. Progetto Camilliano, 2.5. Inviati – Il ministero di servizio. Indicazioni operative).

Il tema della salute pubblica ed in particolare la questione dell’equità e della parità di trattamento nell’accesso alle cure sanitarie è stata un tema ricorrente in diversi capitoli generali dell’Ordine. Nell’esercizio del nostro ministero, i nostri centri di educazione e formazione ci hanno offerto una rinnovata comprensione dell’umanizzazione della cura dei malati (ad esempio, il ministero di accompagnamento dei malati in ospedale), affiancandoli nella loro ricerca di senso nella sofferenza. Possiamo già considerarci ‘esperti’ di questo tipo di cura. Manca ancora un’adeguata riflessione ed una operatività strutturata rispetto alle sofferenze collettive, all’esperienza di tutto un popolo angariato ed impoverito, in luoghi ad alto indice di sofferenza, in particolare nei paesi meno sviluppati e nelle zone colpite da calamità.

Sembra essere giunto il momento propizio di pensare a come ‘aiutare i malati ad alzarsi dal loro letto, a stare in piedi e a camminare con salute e dignità’, vale a dire, ad offrire loro gli strumenti necessari affinché siano loro stessi i responsabili della propria salute e non semplicemente i destinatari passivi della nostra benevolenza. Incoraggio i nostri centri ad organizzarsi e ad impegnarsi nella ricerca e nella formazione, organizzare dei corsi con questa finalità.

madrid2Mi permetto un riferimento speciale al Camillianum, l’Istituto collegato direttamente al Governo generale dell’Ordine, del quale il Superiore generale è il Moderatore. Questa Istituzione ha completato 30 anni della sua esistenza. Sembra essere giunto il momento di ‘reinventarsi’, in vista di una sua sempre più qualificata rilevanza. Cosa significa questo? La sua incorporazione alla Pontificia Università Lateranense ci pone di fronte a continue esigenze che devono essere rispettate e che sono periodicamente valutate dall’Ente principale (Università), secondo i protocolli del processo di Bologna: rispetto dei requisiti accademici (titoli rilasciati), strutture adeguate (aule, biblioteca, uffici, offerta di spazi ricreativi…), qualità delle dissertazioni e delle tesi difese e altre questioni.

Il Progetto camilliano di rivitalizzazione del Vita Consacrata, che costituisce il nostro ‘GPS’ nella scelta e nell’operatività del ministero camilliano, offre alcune raccomandazioni anche al Camillianum che ritengo utile ricordare di seguito.

  • Nell’ambito della formazione dei religiosi Camilliani, “gli studi di specializzazione rientrino in un reale programma provinciale o interprovinciale o dell’Ordine (privilegiando il Camillianum o altri centri di pastorale sanitaria e di umanizzazione) …” (cfr. Progetto Camilliano, 5. Formazione per il futuro che è già incominciato).
  • Si incentivino tutte le forme possibili per dare pubblicità al Camillianum, soprattutto nei paesi con maggiore disponibilità di studenti. Ciò sia impegno di tutti i religiosi e in particolare dei responsabili diretti dell’Istituto medesimo” (cfr. Progetto Camilliano, 5. Formazione per il futuro che è già incominciato).
  • Si favorisca la coordinazione dei centri camilliani di umanizzazione e pastorale sanitaria, a livello macro-regionale, anche in sinergia con il Camillianum” (cfr. Progetto Camilliano, 5. Formazione per il futuro che è già incominciato).
  • È necessario approntare un ufficio/staff con un programma di raccolta fondi, per una sostanziale integrazione del tradizionale contributo delle Province, per la sostenibilità del Camillianum.

Un traguardo positivo approvato dal Consiglio d’Istituto è la pubblicazione del nuovo Dizionario di Pastorale della Salute Teologia. Questa è stata una specifica richiesta del Superiore Generale come contributo all’Ordine Camilliano. È già stato istituito il comitato incaricato di questo progetto. Sicuramente, molti di voi che sono presenti oggi a questo incontro di Madrid, sono stati invitati a contribuire con la compilazione di alcune ‘voci’ di quest’opera, a partire dal vostro campo di specializzazione e dalle realtà particolari in cui siete impegnati. Questo progetto dovrebbe essere pronto al più tardi entro il primo trimestre dell’anno 2019. Si tratta di una priorità progettuale editoriale nel campo del ministero camilliano del Governo Generale in questi sei anni (2014-2020).

Infine, al termine di questo cammino insieme, desidero stimolare i vostri pensieri e vi incoraggio a redigere una dichiarazione o un messaggio per l’Ordine e per il mondo della salute, in cui tratteggiare il grande impegno e i traguardi che i nostri centri di formazione, di apprendimento, e di ricerca nel campo della salute e della pastorale sanitaria hanno raggiunto, offrendoli come contribuito alla Chiesa stessa. Sarebbe interessante evidenziare la nostra disponibilità nell’affrontare le nuove sfide poste dal contesto attuale della salute, nella fedeltà creativa al dono divino del servizio ai malati, tramandataci dal nostro amato fondatore san Camillo de Lellis. Questo aiuterà a ricordare a tutti – partecipanti, confratelli e collaboratori – quale nuova direzione dobbiamo percorrere, in accordo con il nostro Progetto Camilliano.

Al termine di questa riflessione, desideriamo ringraziare la Provincia camilliana spagnola nella persona del Delegato Generale, fr. José Carlos Bermejo, per la generosità nell’accogliere prontamente la proposta di ospitare questo evento a Madrid, fornendo tutto il supporto logistico e di accoglienza per tutti i partecipanti.

Auguro a tutti un incontro sereno, con l’auspicio che indichi prospettive innovatrici e fruttuose per il futuro del ministero camilliano!

Fraternamente in Cristo e San Camillo.
Madrid, 21 aprile 2016

Leo Pessini – Superiore Generale

Aris Miranda – Consultore Generale per il Ministero

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