Maggio 2021 – Grande festa nella Provincia camilliana Indiana

 

La professione solenne di tre confratelli camilliani – 25 maggio 2021

Nella felice occasione del compleanno di San Camillo de Lellis e della commemorazione dei Martiri della Carità dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (camilliani), la provincia camilliana dell’India è stata benedetta con altri tre religiosi che hanno emesso la loro professione solenne. Kannamkulathil Jaison Mathew Joseph, Vallooran Abin Varghese Devassia (Deepu), e Kidangan Thomas Xavier Tom, hanno emesso la loro professione solenne a Bengaluru, il 25 maggio 2021 e il rev. p. Ellickal Baby Scaria, superiore provinciale ha accolto la loro professione, in rappresentanza del Vicario Generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi, alla presenza di p. Lijo Pattathil, Vicario Provinciale, p. Jaison Narikuzhiyil e altri confratelli camilliani. La celebrazione si è svolta secondo i protocolli di sicurezza sanitaria a causa della pandemia da Covid-19.

Ventisei giovani religiosi camilliani hanno rinnovato il loro impegno con il Signore

A Bengaluru (India), nella sede della provincia camilliana dell’India, ventisei giovani religiosi, professi temporanei della provincia camilliana indiana, hanno rinnovato i loro voti religiosi, il 24 maggio 2021. La celebrazione eucaristia è stata presieduta dal rev. p. Baby Ellickal, superiore provinciale. Hanno concelebrato p. Babychan Pazhanilath, p. Reji Kaithaparambil e altri religiosi camilliani. Il confratello p. Jobin Anchupankil ha tenuto un’omelia molto ‘ispirata’. La santa eucaristia è stata seguita da un buffet di fraternità!

‘La carità non avrà mai fine’!

Ingresso in noviziato di nuovi candidati camilliani – India

Il mondo è sconvolto dall’ondata della pandemia del COVID-19 e le sofferenze della gente aumentano in modo indescrivibile. Tuttavia, c’è un segno di grande speranza e di enorme significato nella testimonianza della carità verso i malati, nel carisma che Dio ha donato a San Camillo, da vivere ed esprimere come mezzo di testimonianza significativa dell’amore misericordioso di Cristo verso le persone fragili e bisognose. San Camillo chiamava con ardore tali occasioni di testimonianza, “feste della carità“.

L’unica ispirazione e motivazione della vita di Santa Teresa di Lisieux è stata condensata nella celebre affermazione: “la mia vocazione nella chiesa sarà l’Amore“. Tale intuizione mistica è la stessa che animato la vocazione di San Camillo: “la Carità verso i malati“, perché loro sono “i nostri signori e padroni“. Le parole di Gesù hanno riattivato in Camillo e nei suoi seguaci lo spirito nella carità verso i malati: “… ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40). Tali parole sono state confermate dalla rivelazione del crocifisso: “questa non è opera tua, ma opera mia“.  E queste sono le rivelazioni di Dio dell’amore nelle persone umane, dopo l’unica e sublime rivelazione dell’amore nella persona di Gesù. Dio ci ha offerto la vocazione di comunicare al mondo che “la carità non avrà mai fine” (1Cor. 13,8). La provincia camilliana dell’India ha ricevuto la grazia di numerose giovani vocazione: nove giovani candidati hanno iniziato il loro cammino di noviziato per l’anno 2021-2022.

L’ingresso al noviziato è stato organizzato per il giorno 30 aprile 2021, nella comunità di Snehadaan. P. Jaison Narikushyil, superiore della comunità, ha celebrato l’Eucaristia, offrendo il benvenuto al noviziato a nome di p. Baby Ellickal, superiore provinciale.  Durante l’omelia, p. Jaison ci ha ricordato che il cammino di noviziato è un’esperienza unica, nella nostra vita di consacrati. Ha sottolineato anche l’importanza dell’amore verso la Parola di Dio e dello studio della vita di San Camillo e della storia dell’Ordine dei Ministri degli Infermi, per approfondire la nostra vocazione d’amore nella persona di Gesù e consacrarci con sempre maggiore consapevolezza all’amore verso i malati, nell’esercizio del carisma di misericordia. Crediamo che sia l’amore di Dio che crea, che dà la vita, che guarisce e che salva, che ci ha chiamato a comunicare alle persone che soffrono, che “la carità non avrà mai fine”!