Preghiera per la Giornata Mondiale per le Vocazioni, 25 aprile 2021

Ti lodiamo Dio,
Padre buono,
perché hai voluto la vita dell’uno
legata alla vita dell’altro;
creandoci a tua immagine
hai depositato in noi
questo anelito alla comunione
e alla condivisione:
ci hai fatti per Te
e per andare con Te
ai fratelli e alle sorelle,
dappertutto!

Ti lodiamo Dio,
Signore Gesù Cristo,
unico nostro Maestro,
per esserti fatto figlio dell’uomo.
Ravviva in noi
la consapevolezza
di essere in Te un popolo di figlie e figli,
voluto, amato e scelto
per annunciare
la benedizione del Padre verso tutti.

Ti lodiamo Dio,
Spirito Santo,
datore di vita,
perché in ognuno di noi
fai vibrare la tua creatività.
Nella complessità di questo tempo
rendici pietre vive,
costruttori di comunità,
di quel regno di santità e di bellezza
dove ognuno,
con la sua particolare vocazione,
partecipa di quell’unica armonia
che solo Tu puoi comporre.
Amen.

L’immagine (di Valerio Chiola) rappresenta un’orchestra fatta di diversi componenti, di tutte le età perché la fatica e la bellezza della comunità è cercare l’armonia che fa emergere la comunione nella differenza. Ciascuno suona il proprio strumento musicale che significa il proprio contributo a servizio della comunità, il compimento – così insegna il testo citato sopra da Nuove vocazioni per una nuova Europa – della persona nella realizzazione della comunità.

Dai movimenti degli artisti emerge un bagliore che vuole significare la luce di Dio, la vita dello Spirito che dal di dentro (Rm 5,5) dal cuore dell’uomo fa trasparire nei gesti il medesimo amore, la stessa carità. Di questo vive e si forma la Chiesa, la comunità e in questa vita donata si compie la vocazione di ciascuno.

Gli occhi dei componenti sono chiusi e non guardano il direttore: per dire che l’armonia viene dal Signore, dalla sua Parola, dall’intuizione – nell’ascolto – della voce dello Spirito. Lui, il Direttore, è all’opera al centro o in primo piano per significare la sua forza di far emergere da ciascuno il meglio di sé e il desiderio di far crescere nella comunione tutta la storia.