Radio Vaticana – Armenia, l’attesa del Papa nelle parole di un religioso – 19/06/16

RV16012_ArticoloVenerdì prossimo, Papa Francesco decollerà alla volta dell’Armenia dove si tratterrà per tre giorni, fino al 26 giugno. Il Paese caucasico abbracciò il Vangelo già nel 301, come ricorda il motto del viaggio apostolico “Visita al primo Paese cristiano”. Per la comunità armeno-cattolica si avvicina il momento dell’atteso abbraccio a Francesco, come riferisce in questo servizio Davide Dionisi

E’ stata la prima “Croce Rossa” del Caucaso, quella dei Camilliani di Ashotsk, un complesso abitativo a duemila metri dove opera il Redemptoris Mater, il presidio sanitario voluto da Giovanni Paolo II e dalla Caritas Italiana per assistere i più poveri dopo il terremoto del 1998. A guidare la struttura, fin dalla sua nascita, padre Mario Cuccarollo, che ci racconta la storia dell’ospedale e l’attesa per la visita di Papa Francesco. Con una speranza. Che compia uno dei suoi fuori programma per andare ad abbracciare i suoi pazienti.

“L’ospedale è stato costruito dalla Caritas italiana, su richiesta di Giovanni Paolo II. E’ un ospedale che ha praticamente rinnovato il servizio sanitario in tutta la zona dell’ex regione di Ashotsk, e comprende 21 ambulatori sul territorio. E’ un prefabbricato che fa parte di una zona abitata da circa 15 mila persone, ma riceve pazienti in pratica da quasi tutta l’Armenia e molti dalla vicina Georgia. L’attesa del Papa è certamente spasmodica. Viene ricevuto come la persona più importante al mondo, quindi l’attesa è molto grande”.