Chiesa di Santa Maria Maddalena

Uscendo dalla nostra chiesa della Maddalena (Roma), alzando leggermente lo sguardo verso il lato sinistro della pittoresca piazzetta, all’angolo con via del Pozzo delle Cornacchie, si può scorgere un’edicola sacra molto curiosa. Dentro un bell’ovale è ritratta la Maddalena, facilmente identificabile

Lode a te, pia Maddalena speranza di salvezza, acqua per la vita, fiducia per gli incerti. Lode a te, dolce consigliera, profondamente toccata dall’apparizione di Dio, guida del povero. Lode a te, donna felice e gradita a Dio, alla quale,

La Cappella dell’Altare Maggiore, compresa tra due cappelle laterali, rappresenta il fulcro della chiesa, verso cui convergono prospetticamente le linee di costruzione di tutti gli elementi orizzontali e verticali della navata e della crociera, compreso lo sguardo dello spettatore. All’andamento

La Sacrestia è esempio unico del “barocchetto romano”, uno stile che segna il passaggio dal barocco al rococò e che fu iniziato proprio qui da Gerolamo Pesce. Originariamente questa sala era il refettorio del seminario camilliano, ma durante il processo

La cappella, in origine dedicata all’Assunta, venne rinnovata in occasione della traslazione delle spoglie di san Camillo de Lellis, nel 1742, anno della sua beatificazione. Il progetto iniziale è di Francesco Rosa, poi completato da Francesco Nicoletti. Secondo le fonti

Festa di Maria Salus Infirmorum alla Maddalena

È una cappella volutamente molto sobria per dare maggiore evidenza alla venerata immagine della Madonna col Bambino (Salus Infirmorum), incoronata dal capitolo vaticano nel 1668 e nuovamente nel 1868, dopo che la dispersione dei beni ecclesiastici da parte di Napoleone

La Cantoria, posto sopra l’ingresso della chiesa e disposta su due ordini è un preziosissimo tripudio di forme, dove la dilagante doratura delle decorazioni a intaglio si unisce al dinamismo monumentale delle statue in lacca bianca degli Angeli musicanti e