Festa di Santa Maria Maddalena

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La Maddalena e S. Pietro – Particolare della chiesa di Santa Maria Maddalena Roma

Maria Maddalena è nominata esplicitamente per la prima volta in Lc. 8,2 tra le pie donne che seguivano Gesù. Da lei il Salvatore aveva scacciato sette demoni (ibid.; Mc. 16,9). Era presente sul Calvario (Mt. 27,56-61; Mc. 15,40-47; Io. 19,25); assistette alla sepoltura di Gesù (Mt. 27,61; Mc. 15,47); al mattino della Resurrezione si recò al sepolcro e fu favorita da un’apparizione di Gesù (Mt. 28,1-9; Mc. 16,1-9; Lc. 24,10; Io. 20,11-18).

La liturgia latina (22 luglio) identifica la Maddalena con Maria di Betania, sorella di Marta e di Lazzaro, nonché con la peccatrice anonima di cui parla Lc. 7, 36-50; la liturgia greca invece celebra la festa di Maria di Bethania (18 marzo), quella della peccatrice (31 marzo) e quella di Maria Maddalena (22 luglio). È la famosa questione delle « tre Marie », che alcuni dicono insolubile, altri invece risolvono diversamente.

La via migliore per tentare una soluzione della intricata questione sembra quella esegetica. I Vangeli non identificano mai esplicitamente le tre donne, ma una nota comune tra loro è l’amore per Gesù. Ma possiamo dire che codesto stesso amore ha tre diversi caratteri: un amore penitente nella peccatrice anonima di Luca, un amore di gratitudine in Maria Maddalena, l’amore di contemplazione estatica in Maria di Betania.

I Padri della Chiesa l’hanno definita come “apostola degli apostoli” e come “inviata degli inviati”; S. Gregorio Magno l’ha chiamata “colei che arde di desiderio” per il Signore. Si tratta di immagini tratte sempre dai Vangeli e che mettono in evidenza la Sua importanza accanto al Signore: non a caso, viene indicata come la “seconda donna del Vangelo” dopo la B.V. Maria.

La celebrazione liturgica odierna mette in evidenza la donna che ha ricevuto il primo annunzio della Risurrezione e lo testimonia a Pietro e agli apostoli (vedi foto a sinsitra): si tratta dell’episodio centrale nell’esperienza di vita della Santa, ricordata nella storia dell’arte con il tema del Noli me tangere (= Non toccarmi) e che ricorre in diversi luoghi (Roma, Monaco, Milano, Ravenna…) seppure con modalità diverse (sarcofagi, rilievi, sculture lignee…).

In Provenza, presso St-Maximin, esisteva una grande caverna detta S. Maria de Balma o Ste Marie-de-la-Baume; in questo luogo, dalla metà del sec. XI era apparso il culto, immaginando che la Maddalena ed il vescovo Massimino fossero venuti dalla Palestina in Provenza.

Iconografia

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Statua lignea della Maddalena -anonimo XV sec. Chiesa della Maddalena, Roma

Giotto e la sua scuola eseguirono due importanti serie di affreschi sempre con la storia di M. M., nella cappella della Santa ad Assisi e nel Bargello di Firenze. La serie di Assisi presenta scene della vita, fra cui notevole iconograficamente quella in cui porge la mano al vescovo Pontano, fondatore della Cappella. Ma se ne trovano numerosi esempi anche in Germania: cosi l’importantissimo altare di Tiefenbronn nel Baden, che porta al centro un gruppo plastico e che nel 1431 venne decorato sulle cuspidi e sugli sportelli da Luca Moser, con la cena in casa del fariseo, il viaggio di Maria M. e di Lazzaro in una nave, il riposo dopo l’arrivo a Marsiglia e la Comunione.

In altre scene della Crocifissione la Maddalena sta accanto alla Croce, pregando con le mani alzate.

Nelle immagini devote, risalenti al sec. XV, viene raffigurata inizialmente come portatrice del vaso d’unguenti. Frequenti sono le immagini della Santa anche nei paesi nordici e come pure le sculture lignee, che la rappresentano quasi sempre ammantata e con il vaso degli unguenti in mano. Oltre a queste scene vi sono anche quella della cena in casa del fariseo, e quella dell’Assunzione della Santa, come in un portale cinquecentesco della Certosa di Pavia, e in incisioni del Dùrer, di L. Cranach…

Con il Cinquecento e l’età barocca la rappresentazione preferita della Santa è quella nell’aspetto di penitente nel deserto e nella caverna. Altre volte essa appare in estasi, e in atto di ricevere la Comunione.

La nostra chiesa di S. Maria Maddalena in Campo Marzio a Roma, raccoglie in felice sintesi questi dati attraverso i vari affreschi di M. Cerruti (vedi foto in copertina) che ornano la navata (Storie di M. Maddalena), come pure la descrizione del banchetto nella casa del fariseo, la predicazione di Gesù accolta dalla Maddalena; ed ancora, di Rocca, una tela che raffigura l’adorazione della croce da parte della Santa.

Altri due capolavori sono costituiti dai bassorilievi di F. Gesuelli  (Il sepolcro vuoto, L’incontro con il Risorto) e la statua lignea del XV sec. (Anonimo, La Maddalena si reca al sepolcro con il vaso degli unguenti).

Il balsamo della Maddalena: le sue lacrime!

LODE A TE, PIA MADDALENA

Lode a te, pia Maddalena
speranza di salvezza,
acqua per la vita,
fiducia per i penitenti.

Lode a te,
dolce consigliera,
profondamente toccata dall’apparizione di Dio,
guida del povero.

Lode a te,
donna felice e gradita a Dio,
alla quale, con una grazia speciale,
sono stati rimessi i peccati.

Lode a te,
donna che lavasti i piedi di Cristo,
dal quale ricevesti
tanti segni straordinari di amore.

Lode a te,
donna degna di gioia,
all’apparizione del tuo Redentore
risorto per darci la vita.

Lode, a te
che sei innalzata
e sei lodata
con Cristo nell’assemblea celeste.

Dona anche a noi la serenità del pentimento
e fa’ che dopo la morte,
otteniamo la gioia della Risurrezione
nella vita eterna.