Padre Alexandre Toé: Aperta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione

Il 15 marzo 2024 si è celebrata l’Apertura ufficiale del “Processo sulla vita, virtù, fama di santità e segni” del Servo di Dio Alexandre Toé, presso la Sala del Tribunale del Vicariato di Roma, territorio dove ha vissuto, soprattutto gli ultimi mesi della sua vita, e dove è morto il 9 dicembre 1996.

La cerimonia di apertura della “Causa di beatificazione e canonizzazione”, detta Prima Sessio, ha avuto inizio alle ore 12.00, con la lettura del Decreto di introduzione e del nulla osta della Santa Sede, l’insediamento del tribunale nominato dal Cardinal Vicario, i giuramenti dei membri del tribunale e quelli della postulazione generale del nostro Ordine.

È una gioia grande per la tutta la nostra famiglia camilliana carismatica, per la Diocesi di Roma e per il Burkina Faso, poiché è la prima causa di beatificazione del nostro Ordine fuori dall’Italia. Una gioia grande.

Un tratto bello di Padre Alexandre Toè lo possiamo rintracciare in una espressione che annota nel suo diario spirituale: “Il povero burkinabè nella ricca Roma”, che dice l’appartenenza al suo popolo, la spiritualità camilliana e lo stile della sua vita umana e spirituale. Povero, cioè mendicante di amore per Dio e per il fratello ammalato, ci ha ricordato S. E. Rev.ma Mons. Paolo Ricciardi, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, che ha presieduto la seduta della Prima sessio, in rappresentanza del Cardinal Vicario, durante il suo intervento.

Il 5 ottobre 1991 Padre Alexandre veniva inviato a Roma per le cure mediche a causa di una manifestazione di epatite e, nello stesso tempo, inizia lo studio della Teologia presso la Pontificia Università Lateranense.

Al termine degli studi, il 18 ottobre 1994 emette la Professione Solenne presso la Chiesa della Maddalena, sede della Curia Generale dell’Ordine dei Camilliani; il 15 gennaio del 1995 veniva ordinato Diacono, da S. E. R. Mons. Armando Brambilla, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma e Delegato per la Pastorale della Salute, nella Chiesa della Casa di Cura “Villa Sacra Famiglia” a Monte Mario – Roma; tornato in Burkina Faso, il 1 luglio dello stesso anno, veniva ordinato presbitero da S. E. R. Mons. Jean Baptiste Tiendrebeogo, vescovo ausiliare di Ouagadougou.

Torna in Italia dove, nel 1996, i suoi superiori maggiori gli affidano l’incarico dell’animazione vocazionale della Provincia e lo nominano Vice maestro e Maestro dei postulanti dello Studentato Romano. Svolge il suo ministero con fervore e competenza, trasmettendo attraverso il suo sorriso e la sua spiritualità, varie testimonianze lo attestano, l’amore per i piccoli del Vangelo: i poveri e gli infermi, i quali sono stati la via privilegiata di Padre Alexandre per giungere alla santità.

Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Gaudete et Exultate afferma: “sei una consacrata o un consacrato? Sii santo vivendo con gioia la tua donazione” (n. 14). Padre Alexandre Toé è la realizzazione di quanto dice qui il Santo Padre, in quanto egli, abitato dalla gioia del Risorto, ha fatto della sua vita un dono sia nella risposta generosa alla chiamata del Signore, che nell’esercizio del ministero all’interno della città di Roma, seppur per soli 17 mesi.

Padre Alexandre all’interno della nostra Chiesa, nell’Ordine Camilliano e nel mondo contemporaneo è stato un religioso che, come insegna il Concilio Vaticano II nel Decreto Perfectæ Caritatis è stato “animato da fede integra, carità verso Dio e il prossimo, dall’amore alla Croce e dalla speranza nella futura gloria” e pertanto può rappresentare un valido modello per quanti scelgono di aderire alla chiamata del Signore nella professione dei consigli evangelici.

Il 16 marzo ci siamo riuniti, in un unico coro, nella Basilica di San Camillo – Roma e abbiamo ringraziato il Signore per il dono di Padre Alexandre Toè con una Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Prosper Kontiebo, Arcivescovo Metropolita di Ouagadogoue e concelebrata da numerosi sacerdoti. Si, unico coro, un’unica famiglia. È questo l’insegnamento dei santi: essere uno, lodare Dio in unico canto di lode.

A noi, famiglia camilliana carismatica il compito di far conoscere e diffondere questa straordinaria figura: un dono per tutta la Chiesa; pregare affinché la causa possa procedere in maniera spedita e chiedere la sua intercessione per la guarigione dei nostri fratelli ammalati.

P. Walter Vinci MI
Postulatore Generale