Cadis ad Haiti: inizia la seconda fase della missione

In copertina il vescovo di Jeremie (+ Joseph Gontrand Decoste, SJ)

HAITI: inizierà a giugno la seconda fase del progetto per implementare le potenzialità di resilienza per gli abitanti del villaggio di Ranja. Lo hanno deciso i due coordinatori del progetto, p. Aris Miranda, Leonardo Blanco direttore di Cadis USA, che hanno visitato la missione insieme a p. Robert Daudier, Camilliano haitiano e all’ingegnere che segue il progetto.

La scorsa settimana al vescovo di Jeremie (+ Joseph Gontrand Decoste, SJ) è stato fatto un aggiornamento sui programmi riguardanti la prima fase e una anticipazione degli interventi previsti per la seconda. Il vescovo ha espresso il suo apprezzamento nei confronti di CADIS, dei camilliani e dei donatori per essere stati vicini alla popolazione di Ranja: “Da quando siete arrivati sull’isola avete portato un grande cambiamento nella vita della comunità: con il vostro stile di lavoro evangelico avete accompagnato le persone verso il loro pieno recupero. Questo vi rende diversi dal resto delle organizzazioni”.

Dopo la visita di cortesia, il vescovo è stato invitato a seguire la squadra a Ranja per vedere il grande lavoro che ha fatto CADIS a favore della popolazione del villaggio.

La squadra e il vescovo sono stati accompagnati da quasi tutti i membri della comunità guidati da Marie Andree Dupont, uno dei coordinatori locali dell’area di progetto, per visitare i siti in cui sono stati attuati i tre principali programmi – sviluppare le capacità degli agricoltori locali in modo sostenibile e sviluppare un’ agricoltura resiliente al clima, accesso all’acqua pulita per uso personale e domestico e coperture di circa 80 case che erano state completamente o parzialmente danneggiate dall’uragano.

L’intera comunità si è riunita per un incontro con il team di CADIS nel pomeriggio, durante il quale è stata condotta una valutazione dei programmi della prima fase e l’orientamento della comunità riguardo alla seconda. Molti di loro hanno apprezzato ciò che è stato fatto dai Camilliani ad Haiti e da CADIS. Un membro della comunità ha sottolineato il loro intervento con queste parole: “avete fatto un grande miracolo in questa comunità; molti cambiamenti che stanno avvenendo sembrano incredibili”.

La seconda fase si concentrerà sui seguenti programmi: potenziamento delle capacità degli agricoltori, riorganizzazione e costruzione della capacità del programma di cooperazione tra donne, rafforzamento del mercato locale dei loro prodotti (ortaggi, radici e frutti), costruzione di un centro polifunzionale per la formazione e per il culto, la protezione dell’area del bacino idrografico dall’erosione del suolo e la pianificazione della piantumazione di alberi autoctoni.

La seconda fase sarà finanziata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), CADIS USA e dai Camilliani. Questo progetto sarà realizzato in collaborazione con la delegazione camilliana haitiana, la diocesi di Jeremie, la congregazione dei fratelli dell’Incarnazione e la comunità di Ranja