Verso gli Ultimi

 Verso i poveri e il terzo mondo

Copia di africa 7Soprattutto a partire dal Capitolo generale del 1989, il nostro Ordine ha esteso i confini del proprio ministero per accogliere gli ultimi, non necessariamente malati ma esclusi dall’accesso al bene della salute.

La Costituzione dell’Ordine ricorda e richiama a questo impegno: «Il nostro Ordine dedica di preferenza la proprie attività agli infermi più poveri e abbandonati ed è sollecito nel rispondere ai loro bisogni nelle nazioni in via di sviluppo e nelle terre di missione» (Costituzione 51).
In questi anni noi Camilliani abbiamo risposto a queste indicazioni mettendoci in ascolto del grido di tanti disperati e dei poveri del mondo, cercando di dare delle risposte concrete fatte di amore, di giustizia e di servizio.

Senza fissa dimora

Copia di africa 3Nate a cavallo degli anni ‘70/’80, le case di accoglienza per senza fissa dimora, spesso clandestini, sono adesso sparse in tanti Paesi: “Associazione Missionari Cuore Immacolato di Maria Discepole di San Camillo” fondate da fratel Ettore a Milano; comunità Madian a Torino, Le Gué in Francia; Casa Accoglienza San Camillo ad Acireale, ricovero notturno “la Posada” ad Arequipa (Perù), ricovero San Camillo I e II a San Paolo del Brasile (oltre 700 pasti giornalieri), Pensionato “SW. Lazarz” a Varsavia (Polonia), Maria Oasi della Salute a Varese, tra le altre.

Tossicodipendenze

Oltre alla già citata “Le Gué” in Francia, ci sono altre esperienze nate sull’onda della reale necessità portata da questa emergenza sociale. In Brasile attività di riabilitazione sono portate avanti dalla Cruzada Bandeirante S. Camilo nella città di Cotia, vicino a San Paolo.
L’Associazione “Tende di Cristo” fondata da padre Zambotti ha questo scopo: delle 16 case in attività in Italia, Brasile e Messico, diverse hanno come obiettivo il recupero dalla tossicodipendenza. In Polonia i nostri religiosi hanno tre case nei dintorni di Varsavia per una accoglienza che tenga in conto le diverse necessità nelle varie fasi del processo di recupero.

Favelas, bidonville

Copia di 91_1Tra i più poveri dei poveri includiamo coloro che non ha accesso ai beni primari della terra, accaparrati da pochi. Essi sono costretti a vivere in bidonville, slums, favelas, cité, ammassati, senza corrente elettrica, acqua potabile, servizi igienici, in sistemazioni di fortuna con gravi rischi per la salute.
Con una attenzione particolari ai problemi della salute, i Camilliani realizzano progetti di prevenzione e di assistenza con speciale riguardo per la protezione dell’infanzia, della maternità e della vecchiaia.

Lebbrosari

Infine, tra gli ultimi, perché emarginati nelle loro società e dimenticati dai media, i lebbrosi. I Camilliani continuano la loro opera in diverse realtà, con una attenzione non solo alla prevenzione ma anche alla riabilitazione completa: fisica, intellettuale e morale. Attualmente questa attività si realizza a Khokwat in Tailandia, in alcuni centri dello Yunnan in Cina ed a Fianarantsoa in Madagascar.

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