Secondo giorno di triduo dedicato al beato Luigi Tezza “l’apostolo di Lima”

Riflessione di madre Zélia Andrighetti , Superiora Generale delle Figlie di San Camillo

Beato Luigi Tezza (1841-1923)

8Il mese di settembre, per noi Figlie di San Camillo, è affettivamente collegato ad un nome, o meglio ad una persona: il Beato Luigi Tezza! Il nostro Fondatore è nato il 1 novembre 1841 ma la sua nascita al cielo è avvenuta il 26 settembre 1923 ed è questo il motivo per cui settembre rimanda necessariamente a Tezza.

Sono ormai passati 91 anni dalla sua morte – e come sappiamo, P. Tezza è morto in Perù, successivamente la sua salma è stata traslata in Argentina dove stavano le sue Figlie, e dal 1999, un anno prima della sua beatificazione, le sue spoglie mortali riposano nella cappella santuario a Grottaferrata – ma la sua presenza è vivissima in mezzo a noi e la sua tomba continua ad essere una cattedra da cui ci giungono costanti insegnamenti e esortazioni a camminare sulla strada che lui ha tracciato attraverso il dono totale della sua vita.

Ma chi era il Beato Luigi Tezza? Una persona come tutte, con i suoi pregi e i suoi difetti, ma afferrato dall’amore di Dio al punto di “essere disposto a qualunque sacrificio, a qualunque distacco, a qualunque immolazione piuttosto che perdere Dio e dispiacere a Lui”[1], e di conseguenza aveva un amore intenso e tenero verso i confratelli, i poveri, gli ammalati e verso chiunque l’avvicinava[2].

Figlio unico, perde il padre all’età di nove anni, rimanendo solo con la madre. A Padova il giovane Tezza conosce i camilliani e si sente subito attratto a quello stile di vita, avendo ereditato dal padre, medico, una grande sensibilità verso chi soffre. All’età di 15 anni viene ammesso tra i camilliani, mentre la mamma, il giorno dopo, offre la sua vita a Dio tra le monache della visitazione. Madre e figlio uniti da un’unica vocazione!

Durante la sua vita P. Tezza ha svolto molte attività all’interno dell’Ordine come educatore, responsabile di comunità, fondatore, ministro dell’amore misericordioso verso gli ammalati, direttore d’anime e riformatore.

L’attenzione ai poveri e sofferenti, che l’ha sempre caratterizzato, porterà il Tezza primo ad aprirsi ad attività nuove all’interno dell’Ordine e poi a fondare la nostra Congregazione, come risposta alla necessità di avere donne consacrate preparate ad esercitare il carisma materno che Camillo aveva affidato ai suoi religiosi.

Dalla vita e santità di P. Tezza si possono cogliere tantissimi esempi e stimoli per la nostra vita, sia per noi sue figlie come per i suoi confratelli camilliani. Ne citiamo soltanto alcuni:

  • La profondità spirituale e l’apertura ai segni dei tempi: saper incarnare oggi il carisma di Camillo secondo le necessità del nostro tempo;
  • La vita fraterna, vissuta, cioè, in modo profondo e autentico, nella comunione e nella condivisione;
  • La gioia nel servizio del Signore: sia nel servizio verso gli ammalati, sia nei rapporti con gli altri, soprattutto i confratelli e figlie spirituali.

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Riassume bene la sua figura umana e spirituale il testo scritto sull’immaginetta stampata alla sua morte:

“Fu amato come padre e venerato come santo. Egli non è più in mezzo a noi, però dalla sua tomba ci fa udire i suoi insegnamenti. La sua figura e il suo comportamento erano quelli di un angelo; la sua parola quella di un ministro del vangelo; il suo cuore era scrigno di nobilissimi affetti; la sua amicizia fu una catena d’oro che imprigionò senza violenza miglia di cuori e la sua missione è sempre stata portatrice di salvezza. Passò in mezzo a noi come una visione celestiale, sempre buono e umile, sempre affettuoso e caritatevole. La fede era il principio delle sue opere, la bontà lo rivestiva come un manto e come un diadema lo coronava”[3].

 

Beato Luigi Tezza, padre e fratello nostro, intercedi per noi presso Dio affinché diventiamo come te, apostoli e apostole della carità di Cristo!

[1] Positio, vol. 1, Summarium, pp. 12-13.

[2] Cfr. Idem, pp. 14-16.

[3] AFSC 1/C.

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