Avvenire – Un modello nell’assistenza ai più deboli – 28/06/15

Image_0In Trentino la comunità camilliana di Pergine Valsugana accoglie e aiuta le persone che hanno disturbi psichici

La comunità Camilliana di Pergine Valsugana accoglie, presso i due masi San Pietro e Tre Castagni, persone con disturbi psichici non in fase acuta o in esordio di malattia, per i quali si ritengono efficaci trattamenti terapeuticoriabilitativi e di assistenza da attuare attraverso programmi a media intensità riabilitativa.

La Comunità può accogliere persone con ridotta autonomia personale o sociale per un periodo di massimo 36 mesi con una proroga eventuale di ulteriori 12 mesi.

Il passaggio in comunità è un percorso, che porta nel medio-lungo termine, ad esiti quali il rientro in famiglia, il passaggio a situazioni residenziali a minor protezione, in appartamenti semiprotetti o ad alloggi in autonomia con supporti domiciliari.

Il progetto nasce dalla collaborazione della comunità Camilliana con l’Azienda dei servizi sanitari di Trento e si pone l’obiettivo di riuscire ad estendere il servizio su tutto il territorio della provincia. L’ingresso in comunità avviene a seguito della presa in carico del paziente da parte dei centri di salute Mentale della provincia di Trento e dalla Commissione strutture residenziali psichiatriche per trattamenti terapeuticoriabilitativi a carattere estensivo, che ha il compito di valutare l’appropriatezza degli inserimenti dei pazienti nelle strutture estensive e di monitorarne il percorso riabilitativo. Il progetto riabilitativo viene condiviso da una equipe multidisciplinare (medico, psicologo e psicoterapeuta) con paziente e familiari. Altro elemento importante del progetto è l’aspetto formativo che viene sviluppato per tutto il personale con programmi formativi specifici e seminari congiunti per le comunità terapeutiche.

La Comunità vuole offrire un ambiente accogliente ed ospitale, nel quale gli ospiti si sentano ben accetti, riducano il peso delle proprie tensioni psicologiche e siano incoraggiati al dialogo e alla socializzazione, nonché ad incrementare la propria autonomia.

Le linee di intervento si modulano sul singolo ospite con l’obiettivo di mantenere le abilità e contrastare le spinte regressive e la conseguente ulteriore perdita di spazi e di autonomia. Il potenziamento di abilità e competenze sociali permette all’ospite di confrontarsi con sempre maggiori possibilità di autogestione e riduce i comportamenti di delega o di dipendenza. Infine l’acquisizione di specifiche competenze personali e sociali, in previsione di un reinserimento socio-familiare e lavorativo, mediante l’avviamento e l’accompagnamento ad attività lavorative esterne protette.

Le prestazioni erogate nella comunità camilliana comprendono prestazioni dell’area clinica, come supporto psicologico e assistenza ai familiari, aree riabilitativa come gruppi teatro, gruppo musica, petterapy, disegno e pittura, con la finalità di restituire valore positivo all’individuo, valorizzandone le risorse, e recuperare i rapporti relazioni dei pazienti.

Un ambiente accogliente che incoraggia gli ospiti a dialogare e socializzare, oltre a favorire e incrementare la loro autonomia