Ministri degli Infermi

PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Mercoledì, 10 giugno 2015 Cari fratelli e sorelle, buongiorno! continuiamo con le catechesi sulla famiglia, e in questa catechesi vorrei toccare un aspetto molto comune nella vita delle nostre famiglie, quello della malattia. E’ un’esperienza della

Discípulos Missionários no Mundo da Saúde. Guida para a Pastoral da Saúde ne América Latina e no Caribe, Centro Universitário San Camilo, 2010, p. 132 “La vita nuova di Gesù Cristo tocca l’essere umano in modo integrale e sviluppa in

“Sentieri di Vita – Lettere a San Camillo de Lellis” (Gabrielli editori) è una raccolta di lettere scritte  a San Camillo de Lellis da P. Angelo Brusco, M.I., ex Superiore Generale dei Camilliani dal 1989 al 2001, direttore del Centro

L’ICONA DELLA MISERICORDIA   Un anno in compagnia del Buon samaritano. È infatti l’icona della misericordia — che si richiama al noto passo evangelico narrato da san Luca — a fare da sfondo alle celebrazioni promosse dalla comunità di Taizé

7 Giugno 1694 La morte del benemerito p. Carlo Solfi da Monreale, storico dell’Ordine autore del Compendio historico dell’Ordine e del Manuale sul Ministro degli Infermi. Qualche anno dopo la pubblicazione dell’opera di p. Domenico Regi (Memoria Historiche del Venerabile

«A guarire i malati – scrisse Giovanni Papini – non bastano le medicine, occorre l’amore, cioè l’alta temperatura dell’anima. Febbre contro febbre, spirito contro carne. Questo ha fatto S. Camillo». Mettete insieme, in una serata romana di inizio estate, un

A. Brusco, Caleidoscopio. Sguardi sulla vita d’ogni giorno, Edizioni Camilliane, Torino, 2014, pp.71 Le riflessioni raccolte nel presente volume catturano alcuni colori tra i tanti che contribuiscono a dipingere il nostro vivere quotidiano. Non è forse vero che, ogni giorno,

Un folto gruppo di religiose Figlie di San Camillo, sulle orme spirituali della beata Giuseppina Vannini, hanno respirato anche il clima carismatico della casa della Maddalena, ritornando alle fonti del carisma Camilliano!                

Avvenire 04/06/15 di Marco Iazzolino Alle due di notte gli occhi si spalancano. Una voce disperata accompagna l’ennesima scossa. «Aama, Aama», mamma, mamma in nepalese. Conosciamo quella voce: è di Dipdarsan, il bambino di 11 anni che sta nella tenda