Intervista a John Kariuki – Camilliano della Delegazione del Kenya

Chierico John KariukiJohn, da dove vieni? Puoi parlarmi del tuo paese d’origine, della tua famiglia, della tua scelta di vita cristiana?

Sono John Kariuki Mwangi e provengo dalla parrocchia di St. Patrick di Eldama Ravine. Nella nostra famiglia siamo in sei: due sorelle e quattro fratelli. Ho solo mia madre perché mio papà è morto quando ero piccolo. Quando ero piccolo ho fatto il chierichetto per lungo tempo e devo dire che mi piaceva stare accanto all’altare. Talvolta, specialmente alla domenica, accompagnavo il parroco nelle chiese succursali della parrocchia e lo aiutavo servendo come chierichetto. Quando divenni più grande  mia madre cominciò a lavorare come cuoca in ospedale e di tanto in tanto andavamo a farle visita. Mi piaceva osservare i medici che passavano. Desideravo, un giorno, di poter servire i malati in ospedale. Ho fatto la scuola a Eldama Ravine, ma ho fatto le sueriori nel seminario minore St. Joseph.

Quando hai percepito la tua vocazione camilliana? Come è avvenuto? C’è stata qualche persona che ha avuto un ruolo dterminante in tutto ciò?

Sono venuto a conoscenza dei Camilliani attraverso la rivista The Seed. Ho fatto domanda di entrare presso di loro e sono grato a P. Dominic Mwanzia che mi ha incoraggiato a fare questo passo. Ringrazio la comunità formativa del St. Camillus Seminary perché attraverso di essa ho imparato molte cose durante il corso di orientamento.

Quali sono i tuoi sogni di giovane camilliano?

Come giovane camilliano cerco di dedicare con tutto il cuore la mia vita al servizio dei malati. Il mio sogno è che un giorno possa essere più vicino ai malati attraverso la pratica di una professione ospedaliera. Mi impegno anche a dedicarmi sempre di più nel ministero secondo le regole dell’Ordine dei Ministri degli Infermi. Credo che attraverso l’intercessione del nostro Santo Padre Camillo e di nostra madre Maria sarò in grado di realizzare il mio sogno. Il futuro è radioso! E quindi, in quanto giovane camilliano, spero in altre vocazioni camilliane e di aiutare maggiormente i malati e i poveri della società. C’è un proverbio swahili che recita: “L’unione fa la forza, ma la divisione porta alla debolezza”; credo che in quanto Famiglia Camilliana andremo lontano. Grazie.