Istituiti secolari: testimoni della resurrezione nel mondo

Città del Vaticano, 28 ottobre 2017

«La vostra vocazione e missione è essere attenti, da una parte, alla realtà che vi circonda domandandovi sempre: che cosa succede?, non fermandovi a ciò che appare in superficie ma andando più a fondo; e, al tempo stesso, al mistero di Dio, per riconoscere dove Egli si sta manifestando. Attenti al mondo con il cuore immerso in Dio». Sono le parole del Messaggio che il Santo Padre Francesco ha inviato ai partecipanti al Convegno Nazionale degli Istituti secolari e che Marisa Parato, Presidente della CIIS, ha letto questa mattina a tutti i partecipanti. Cinque le parole chiave che il Papa ha indicato per vivere appieno la consacrazione secolare: pregare, discernere, condividere, dare coraggio, avere simpatia.

La mattinata è iniziata con la relazione del prof. Carlos García Andrade, Clarettiano, che ha ripercorso la storia della nascita degli Istituti secolari, sottolineando la valenza “rivoluzionaria” di tale vocazione – che ha definito “un modo di pensare la consacrazione come una scelta di futuro” – e delineando i nuovi orizzonti che si aprono ai consacrati nell’oggi della storia.

«La novità del dono che gli Istituti Secolari hanno rappresentato e rappresentano per la fecondità della Chiesa, consiste nei suoi due inseparabili elementi costitutivi: consacrazione e secolarità, col conseguente apostolato di testimonianza, di impegno cristiano nella vita sociale, di evangelizzazione; la fraternità che, senza essere determinata da una comunità di vita, è veramente comunione; la stessa forma esterna di vita, che non distingue dall’ambiente in cui si è presenti». Così ha iniziato il suo intervento S.E. Mons. José Rodríguez Carballo, OFM; Arcivescovo Segretario CIVCSVA evidenziando, poi, le nuove sfide della vocazione secolare: essere profeti nel mondo di oggi; avere una costante tensione a operare una sintesi fra l’amore di Dio e l’amore del mondo; essere costruttori di dialogo e comunione; cercare di creare unità nelle differenze.