Messaggio ai confratelli – Festa di San Camillo – 14 luglio 2023

CARI CONFRATELLI,

speriamo che ognuno di voi sia in pieno di vita e di speranza in questi giorni in cui ci prepariamo a celebrare la festa del nostro patrono e fondatore San Camillo de Lellis. L’esempio di questo gigante della carità ha illuminato e sedotto i nostri cuori al punto da orientare la nostra scelta vocazionale in questo Ordine da lui fondato per il servizio totale e integrale dei malati.

Non si tratta di una scelta banale, dal momento che noi stessi, con voti solenni, abbiamo scelto di consumare definitivamente la nostra vita in questo santo servizio, di cui ci rendiamo conto ogni giorno dell’importanza e della necessità. Anche oggi, attraverso il nostro ministero, Gesù si avvicina ad ogni persona ferita nel corpo e nello spirito, e versa sulle sue ferite, sui suoi fallimenti, sulle sue umiliazioni e sulla sua disperazione l’olio della consolazione e il vino della speranza. Questo ministero che Dio ci affida è grande. Per questo dobbiamo sempre accoglierlo come umili e inutili servitori attraverso i quali Dio continua a costruire il suo Regno.

Come consulta generale, vi incoraggiamo a continuare a vivere il vostro ministero con gioia ed entusiasmo, affinché gli uomini e le donne del nostro tempo possano trovare ancora motivi per sperare e credere in Dio, che si è fatto uomo per salvare l’umanità. Ci auguriamo che la festa del nostro Santo Patrono rinnovi in ognuno di noi le motivazioni iniziali della nostra consacrazione, di cui la Santa Madre Chiesa ha grande stima.

Ricordiamo le parole di Papa Francesco ai capitolari del maggio 2022: “Cari fratelli, voglio soprattutto ringraziarvi per quello che siete e per quello che fate nella Chiesa. Se vogliamo offrire alla gente un buon “ospedale da campo”, dove chi è ferito possa incontrare e sentire la vicinanza e la tenerezza di Cristo, se vogliamo questo, non possiamo fare a meno del carisma di San Camillo de Lellis.”

Qui a Roma, l’esperienza che stiamo vivendo da oltre un anno nell’animazione dell’Ordine rinnova in noi questa profonda certezza della bontà del nostro carisma. Le visite già effettuate e gli incontri internazionali che abbiamo avuto in questi mesi ci hanno permesso di vedere, ascoltare, respirare ed apprezzare la forza della nostra famiglia religiosa attraverso l’impegno di ciascuno.

Con l’obiettivo di accompagnare, sostenere e rafforzare la fede comune nel nostro Ordine verso un futuro di speranza, abbiamo trascorso questo primo anno del nostro mandato a lavorare alla proposta di un progetto programmatico o piano strategico per tutto l’Ordine.

Un piano strategico, come molti di voi sanno, è uno strumento scientifico che permette alle organizzazioni come la nostra di portare avanti la propria missione con fedeltà creativa alle necessità e alle esigenze del nostro mondo in continua evoluzione.

Il mondo sanitario in cui operiamo può essere visto come un paradigma del nostro contesto attuale, che richiede generosità, ma anche professionalità e competenza. Lo strumento del piano strategico, utilizzato in molti altri Ordini e Istituti ecclesiali, ci sembra oggi più che mai necessario, in quanto ci permette di avere uno sguardo attento e costante sulla realtà per cercare, nella preghiera e nella collaborazione con lo Spirito Santo, le vie e i mezzi adeguati per il rinnovamento e il progresso.

Il contenuto del nostro piano strategico è quindi l’attuazione concreta della necessità di rinnovamento dell’Ordine contenuta, tra l’altro, nelle risoluzioni del Capitolo generale del maggio 2022, nel documento Progetto Camilliano per una vita creativa e fedele (maggio 2013), nello Status Ordini presentato dalla precedente consulta generale (maggio 2022), e nella relazione di ogni Superiore maggiore ricevuta dalla consulta nel gennaio 2023. L’idea di questo piano strategico è stata presentata ai superiori maggiori in videoconferenza nel gennaio 2023 e il suo contenuto è stato ampiamente discusso e arricchito con loro nel raduno presenziale del giugno 2023 a Roma. Il testo finale che riceverete in breve sarà la sintesi di tutto questo percorso di ascolto, scambio e studio che speriamo di attuare insieme nei prossimi anni.

Ringrazio ciascuno di voi per il vostro sostegno, collaborazione e la vostra preghiera fraterna. Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere alcuni di voi e speriamo di incontrare e conoscere gli altri nelle visite che continueremo a fare alle province e alle delegazioni dell’Ordine. Vi assicuro la mia preghiera personale e quella di tutta la consulta e vi saluto fraternamente con le parole di Papa Francesco rivolte a tutto l’Ordine durante l’ultimo Capitolo Generale: “Vi invito pertanto ad attingere sempre nuovamente dalla linfa delle Beatitudini, per portare, con mitezza e semplicità, il lieto annuncio ai poveri e agli ultimi di oggi. Vi auguro anche di rinfrancarvi vicendevolmente nella fiducia che il bene accordato a una sorella o a un fratello sofferente è un dono fatto a Gesù stesso, e che quanto si vive e offre ogni giorno con gioia, anche se invisibile agli occhi del mondo, non va mai perduto ma, come seme caduto in terra, germoglia e porta frutto.

E non trascurate di custodire la memoria del primo amore, con il quale Gesù ha conquistato il vostro cuore, per rinnovare sempre dalle radici la vostra scelta di vita consacrata. Tornare sempre alle radici del primo amore, perché lì c’è la nostra identità religiosa: il primo dialogo con Gesù, la chiamata”.

Auguro che la festa del nostro fondatorre sia una opportunità per rinovare il nostro entusiamo nel servire gli infermi e i sofferenti con la certezza che stiamo servendo il Nostro Signore.

Buona festa di San Camillo e rinovati auguri con mille benedizioni!

 

p. Pedro TRAMONTIN

Superiore generale & i consultori generali

 

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