L’Anno della Misericordia con i Camilliani in India

IMG_9373Il 2 giugno c’è stata l’inaugurazione del Diploma in Teologia Pastorale della Salute, presso il centro camilliano di pastorale di Upasana, in collaborazione con il Pontificio Ateneo di DVK. È un momento di gioia e di benedizione, una grazia per i Camilliani in India. Questa nuova impresa diventa una realtà in un momento provvidenziale come l’Anno del Giubileo della Misericordia. che stiamo vivendo, in comunione con tutta la chiesa. Noi religiosi camilliani ci sentiamo orgogliosi di far parte di questo progetto, dal momento che per vocazione siamo chiamati a testimoniare profeticamente e praticamente l’amore misericordioso di Gesù, secondo il modello esemplare del Buon Samaritano e di san Camillo.

Scarica qui il discorso inaugurale di p. Baby Ellickal.

In allegato troverete il nostro progetto pratico per il nostro anno della Misericordia: un elenco di iniziative da vivere individualmente e comunitariamente. Essa elenca qualche decina di piani d’azione per l’Anno di Misericordia.

Condividiamo poi i piani della Provincia camilliana indiana per l’Anno della Misericordia.

  1. il team per l’animazione spirituale ci guiderà nel percorso individuata da due dimensioni specifiche: la conversione personale e la riconciliazione comunitaria;
  2. i camilliani insieme con la Famiglia Camilliana Laica stanno distribuendo beni di prima necessità (bottiglie d’acqua, pacchetti di cibo) a più di duemila rifugiati in Hyderabad, colpito da eventi climatici estremi. Ancora continuiamo questa missione;
  3. Aiutare i poveri pazienti in dialisi;
  4. Offrire una casa per le persone senza fissa dimora, un progetto sostenuto anche dalla Fondazione CADIS;
  5. Guida per interventi medici e offerta di medicinali
  6. Sostegno nell’educazione e nella prevenzione.

Baby Ellickal, Superiore provinciale, si augura che i camilliani della sua provincia religiosa siano impegnati in progetti audaci e generosi per l’Anno della Misericordia, iniziative che veramente ci aiutano ad essere più compassionevoli e riconciliati nelle nostre comunità, collocando gli interessi dei più poveri al centro della chiesa.

Dopo tutto, noi religiosi, attraverso il nostro stile di vita e di servizio e di ministero, dovremmo essere testimoni profetici che mostrano la strada da percorre anche al resto della chiesa!!