L’Osservatore Romano – Una rete di sostegno e servizi – 23/11/14

Sollecitata da Papa Francesco per le persone autistiche

Una rete di sostegno e servizi

Il ricordo del cardinale Angelini, primo presidente del dicastero per la pastorale sanitaria

Cari fratelli e sorelle,

grazie per la vostra accoglienza!

150146_1005345726157924_3913306461738758256_nVi accolgo volentieri al termine della vostra XXIX Conferenza Internazio­nale e vi ringrazio per aver voluto realizzare un’iniziativa così meritoria e attuale, dedicata ad un tema com­plesso qual è l’autismo.

Saluto con affetto tutti voi che siete venuti a prendere parte a que­sto incontro, incentrato sulla pre­ghiera e sulla testimonianza, insieme alle persone affette da disturbi dello spettro autistico, le loro famiglie e le Associazioni di settore.

Tali disturbi costituiscono una delle fragilità che coinvolgono nu­merosi bambini e, di conseguenza, le |loro famiglie. Essi rappresentano uno di quei campi che interpellano direttamente le responsabilità dei Governi   e   delle   Istituzioni,   senza certamente dimenticare quelle delle comunità cristiane.

È necessario l’impegno di tutti per promuovere l’accoglienza, l’incontro, la solidarietà, in una concreta opera di sostegno e di rinnovata promozio­ne della speranza, contribuendo in tale modo a rompere l’isolamento e, in molti casi, anche lo stigma che gravano sulle persone affette da di­sturbi dello spettro autistico, come spesso anche sulle loro famiglie.

Si tratta di un accompagnamento non anonimo e impersonale, ma che intende anzitutto ascoltare le profon­de esigenze che sgorgano dal pro­fondo di una patologia, che molte volte stenta non solo ad essere dia­gnosticata, ma — soprattutto per le famiglie — ad essere accolta senza vergogna o ripiegamenti nella solitu­dine. È una croce.

Nell’assistenza alle persone affette dai disturbi dello spettro autistico è auspicabile quindi creare, sul territo­rio, una rete di sostegno e di servizi, completa ed accessibile, che coinvol­ga, oltre ai genitori, anche i nonni, gli amici, i terapeuti, gli educatori e gli operatori pastorali. Queste figure possono aiutare le famiglie a supera­re la sensazione, che a volte può sorgere, di inadeguatezza, di inefficacia e di frustrazione.

Ringrazio perciò per l’azione compiuta ogni giorno dalle famiglie, dai gruppi parrocchiali e dalle varie Associazioni che sono qui oggi rap­presentate e di cui abbiamo ascoltato significative e commoventi testimo­nianze. A tutti loro va la mia ricono­scenza personale e quella di tutta la Chiesa.

Incoraggio, inoltre, l’impegnativo lavoro degli studiosi e dei ricercatori, affinché si scoprano al più presto te­rapie e strumenti di sostegno e di aiuto per curare e, soprattutto, per prevenire l’insorgere di questi distur­bi. Tutto ciò nella dovuta attenzione ai diritti degli ammalati, ai loro biso­gni e alle loro potenzialità,   salvaguardando sempre la dignità di cui è rivestita ogni persona.

Cari fratelli e sorelle, vi affido tut­ti alla protezione della Madonna, e vi ringrazio di cuore per le vostre preghiere. Adesso, tutti insieme, pre­ghiamo la Beata Vergine Maria per tutti gli operatori sanitari, per gli ammalati, e poi riceviamo la benedi­zione. [Ave Maria… Benedizione…].

Anche adesso, tutti insieme, fare­mo una preghiera per l’anima del Cardinale Angelini, che è stato il fondatore di questo Consiglio per la salute, colui che ha iniziato que­st’opera di servizio della Chiesa e che il Signore ha chiamato a sé que­sta notte. [Padre Nostro… Ave Ma­ria… Gloria Patri… Requiem aeternam…].